Rambaudi: "Non vedo una Juve da Scudetto, ma se domani dovesse chiudersi sarebbe dura per la Lazio"

Rambaudi: "Non vedo una Juve da Scudetto, ma se domani dovesse chiudersi sarebbe dura per la Lazio"
venerdì 15 settembre 2023, 21:50Altre notizie
di Redazione TuttoJuve

L'ex Lazio e Foggia, Roberto “Rambo” Rambaudi, è intervenuto nella trasmissione di Francesco Scarcelli " La Lazio Siamo Noi" in onda dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19 su Radio Roma Sound 90 FM.

Iniziando col calciomercato, questa si può definire la campagna acquisti migliore dell’era Lotito?

Sicuramente tra le migliori, da quando è arrivato Sarri hanno cercato di accontentarlo su tutto. Una campagna acquisti mirata con giocatori di qualità con Guendouzi arrivato come ciliegina sulla torta.

Hai qualcosa da ridire su Sarri e sui suoi modi di fare alcune volte polemici?

Tendo a non dare colpe agli altri quando qualcosa non va. Non può essere sempre colpa del campo, del tempo o dell’arbitro. Si deve prendere le sue responsabilità anche per trasmettere la medesima mentalità ai suoi giocatori. La lazio ha dei grandi interpreti, a certificare questo c’è un dato interessante: la Lazio ha gli stessi tiri di Lecce, Empoli e altre squadre di bassa classifica ma il doppio dei gol perché i giocatori davanti sono forti. Lui è bravo a organizzare un fase difensiva compatta e davanti ha i fenomeni. Inoltre non ci si deve lamentare di giocare tre volte a settimana, la Lazio DEVE giocare tre volte a settimana. La mentalità si acquisisce giocando come dice Guardiola, il miglior allenatore al mondo. 

Sono arrivati i giocatori che voleva lui?

Penso proprio di sì. Se così non fosse se ne deve andare. O gli vanno bene fin da subito o poi non si dovrà scaricare la colpa a nessuno. Io voglio una Lazio che si riqualifichi in Champions e i giocatori ci sono.

Che voto dai quindi alla campagna acquisti?

Avrei preso un altro centrale e un altro terzino sinistro perché Pellegrini ancora non mi convince. Comunque i giocatori sono arrivati e do un 7. È mancata la tempestività perché Sarri deve lavorare molto con i suoi calciatori.

La differenza tra il 433 di Zeman e il 433 di Sarri?

Io sono un Sarriano infatti dell’allenatore non mi piace solo il suo modo di scaricare le responsabilità. Zeman era difendersi attaccando. È una mentalità: persa palla si aggrediva subito l’avversaria per recuperarla. Con Zeman si verticalizzava subito, con Sarri alcune volte si ha più possesso palla che alcune volte risulta più sterile. Quest’anno cambierà la manovra perché ora senza Milinković-Savić non c’è più l’opzione del lancio lungo a cercare la spizzata. Era un’alternativa soprattutto quando si era in svantaggio e bisognava affrettare i tempi.

Facendo un dolceamaro tuffo nel passato, cosa vi disse Zeman nell’intervallo di quel famoso Juve-Lazio 1-2 a fine primo tempo poi finito miseramente 4-2 (Juve-Lazio 4-2 10/03/1996)?

Non ci disse niente di sconvolgente, non è vera la leggenda del “attacchiamo e facciamone altri 3”. Marchegiani fece un errore e da lì la Juve prese il largo. In casa delle Juve non puoi fare certi errori e passare indenni purtroppo.

Tu che sei stato un grandissimo interprete dell'esterno di attacco, cosa ne pensi degli esterni della Lazio?

Sugli esterni la Lazio è forte ma il fenomeno è al centro con Ciro (Immobile). Manca l’opzione Milinković a centrocampo, ma in quella zona lì mi stuzzica l’idea Rovella-Guendouzi-Luis Alberto che reputo il centrocampo del futuro della Lazio. Zaccagni anche se nessuno lo dice è al livello di Kvaratskhelia, Felipe Anderson è molto forte e dalla panchina un Pedro voglioso di giocare non ce l’hanno tutte le squadre della serie A. Isaksen è un giovane interessante.

Dove deve arrivare la Lazio quest’anno?

Tra le prime 4 sennò è un fallimento. Non pretendo il miglioramento da 2° a 1° ma bisogna arrivare tra le prime 4 per dare continuità di risultati. In Champions League non te lo so dire, bisogna vedere come partono le favorite. Voglio aspettare la partita con la Juve e poi vedere la prima contro L’Atletico Madrid.

Come vedi le altre squadre del campionato?

Mi piace molto il Milan. L’inter è molto forte e gioca a memoria. Il Napoli è un altro discorso perché ha perso il suo condottiero (Spalletti) e identità nel suo gioco.

Milan e Inter hanno due grandi ex allenatori della Lazio, Pioli e Inzaghi che nel momento decisivo con la Lazio non hanno avuto la possibilità di fare il salto di qualità. A Sarri glielo stanno facendo fare?

Sì la Lazio si sta affacciando su mercati più ampi perchè ha un portafoglio più ampio. Inzaghi dopo 5 anni alla Lazio aveva praticamente la stessa squadra invece a Sarri lo stanno accontentando il più possibile.

Come vedi messa la Juve?

Non la vedo vincitrice del campionato ma la vedo tra le prime 4 perchè non avere le coppe europee sicuramente aiuterà. Domani la partita è difficile ,inutile dirlo. Se la Juve si chiuderà la Lazio avrà difficoltà. Sarà fondamentale passare subito in vantaggio

Passando alla nostra nazionale, il comportamento di Mancini ti ha lasciato interdetto?

No perché ha fatto una scelta economica. 35 mln annui a 60 anni sono irrinunciabili. La nazionale ci ha guadagnato perché Spalletti è un fenomeno che riesce a trasmettere le sue idee e la sua mentalità.

Il fatto di non allenare in un club può incidere?

Il CT è un altro lavoro rispetto all'allenatore ma lui saprà trasmettere i suoi movimenti ai suoi giocatori come ha sempre fatto.

Immobile è stato trattato male?

Capitano e poi in panchina non l’ho capito. Ciro è un giocatore da 2 tiri e un gol. Raspadori anche se non mi entusiasma come calciatore probabilmente lo ha fatto giocare perché conosce meglio i suoi movimenti e gioca di più con i compagni.