Branchini al CONI: "Le regole ci sono, ma nessuno ha interesse a farle rispettare"
Nel corso del meeting nazionale degli agenti di calcio organizzato da IAFA e AIACS presso il Salone d’Onore del CONI, è intervenuto Giovanni Branchini, presidente dell’AIACS, affrontando in modo diretto e critico i temi legati alla professione dell’agente sportivo. Le sue dichiarazioni sono state raccolte da TMW.
“Il vero problema delle regole è che nessuno ha interesse a farle rispettare – ha spiegato Branchini – perché non portano voti né interessi, anche se rappresentano un aspetto fondamentale del nostro lavoro”. Il presidente AIACS ha poi evidenziato una contraddizione ricorrente nel racconto mediatico: “Durante il calciomercato l’attenzione sulla nostra professione è enorme, poi però si tende ad attaccare sistematicamente il ruolo degli agenti quando vengono prese decisioni considerate illogiche”.
Branchini ha allargato il discorso al contesto generale: “Non c’è armonia a livello internazionale e spesso nemmeno a livello nazionale. In questo, però, dobbiamo riconoscere che siamo anche noi i primi responsabili”. Secondo il dirigente, il lavoro dell’agente è cambiato profondamente: “C’è stato uno sviluppo mediatico enorme e dobbiamo decidere come vogliamo vivere questa professione”.
Al centro della riflessione, il conflitto interno alla categoria: “Esistono due anime che spesso si scontrano: quella commerciale, che punta a massimizzare gli introiti, e quella sportiva, che invece vuole valorizzare al massimo la carriera dell’assistito”.
Da qui la necessità di una svolta: “Vogliamo provare una mossa congiunta tra IAFA e AIACS. Serve unità di intenti e un approccio condiviso alla professione per diventare un interlocutore ancora più credibile”.
Direttore: Claudio Zuliani
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