Platini: "Del Piero? Il volto della Juve dopo di me. Tornare alla Juve? Vi voglio bene ma sarebbe complicato. Preferisco aiutare il calcio in altri modi"

Platini: "Del Piero? Il volto della Juve dopo di me. Tornare alla Juve? Vi voglio bene ma sarebbe complicato. Preferisco aiutare il calcio in altri modi"TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
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di Marta Salmoiraghi

Michel Platini è intervenuto sul palco del Festival dello Sport che si sta tenendo in questi giorni a Trento all'Auditorium Santa Chiara. Ecco le sue dichiarazioni riportate dai colleghi di TMW:

"Del Piero è il simbolo della Juve dopo Platini? 

Sì, è stato un grandissimo giocatore, il volto della Juventus dopo Platini.

Dybala ti adora.
«Lo ringrazio davvero, me l’hanno detto e mi fa molto piacere.»

Pogba ha avuto la 10.
«Aveva una grande tecnica, ma resta un centrocampista, non un vero numero 10.»

E su Yildiz?
«Oggi il numero 10 non si mette più al centro, ma sulle fasce.Il perchè va chiesto agli allenatori non a me"

La maglia più bella indossata? 

Sicuramente quella della Juventus. Poi giocare in Italia diverte molto"

Sulla Juventus: ci parli dell’Avvocato Agnelli.
«Non lo conoscevo prima che mi volesse. In quel periodo ero libero in Francia, avevo dei contatti con club inglesi e tedeschi, ma fu la Juventus a volermi davvero e così firmai.
Ricordo che Boniperti mi disse: “Vuoi parlare con l’Avvocato?”. Io rimasi un po’ sorpreso e chiesi: “A quale avvocato si riferisce?”. E lui rispose: “All’Avvocato!”.
Poi aggiunse: “Dobbiamo vincere la Coppa dei Campioni”. E io gli dissi: “Va bene, ci penso io.”»

Perché dicono che tu sia amato anche dalle altre tifoserie, oltre a quella della Juventus?
«Non ho mai preso in giro gli avversari né mancato di rispetto alle altre tifoserie. Ho sempre e solo amato il calcio, questo gioco meraviglioso.
Quando sono arrivato in Italia, ho notato subito la differenza: in Francia c’erano spettatori, qui invece ci sono veri tifosi, con una passione completamente diversa.»

Ritorneresti alla Juventus da dirigente?
«Vi voglio bene, ma sarebbe più complicato. Se dovessi fare qualcosa, lo farei per il bene del calcio in generale, non per un singolo club o per un’istituzione.
Ho già dato alla Juventus, e oggi ho idee che riguardano il calcio nel suo insieme.»