Molinaro: "Allegri ha la mentalità da Juventus"

15.04.2024 17:20 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Molinaro: "Allegri ha la mentalità da Juventus"
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Il Direttore Tecnico del Venezia Cristian Molinaro, ex difensore della Juventus, è intervenuto a Radio Serie A con RDS:

Sul Venezia:

“È stato fatto un percorso importante non solo dal punto di vista calcistico ma anche di espansione del brand. C’è tanta ricerca di talenti, soprattutto nel Nord Europa e paesi scandinavi. Cerchiamo un mix di giocatori che hanno una cultura diversa da quella italiana e giocatori che conoscono bene quello che significa giocare in una piazza come Venezia, fondendo le cose per raggiungere qualcosa di importante. Abbiamo una squadra compatta, un giusto mix di giovani e giocatori d’esperienza, stranieri e italiani. C’è un territorio che ha tanta voglia di riscatto: proprio per questo la scelta delle persone, oltre che dei calciatori, perché hanno quel tipo di cultura pur venendo da un paese diverso dal nostro. Promozione? L’importante è guardare alla prossima partita, il focus è sul Lecco. Vogliamo lottare perché raggiungere la Serie A sarebbe un sogno: la cosa importante è rimanere concentrati sul presente”

Su Cambiaso, Bellanova, Darmian e Buongiorno:

“Cambiaso è duttile, può giocare anche a sinistra. Sia lui che Bellanova mi piacciono molto. Entrambi sono profili alti, Cambiaso ha una storia tutta sua ed è arrivato al top meritatamente, sta dimostrando di essere da grande squadra. Bellanova ha fatto un passaggio in un’altra grande squadra, sta dimostrando di meritare anche lui l’attenzione di mister Spalletti. Tra loro è una bella partita: parliamo di due ragazzi che hanno davanti un percorso importante. Con Darmian mi sento spesso, è un ragazzo di un’intelligenza calcistica (e non solo) estrema. Ha fatto un percorso straordinario, ha dimostrato come essere uomo ti porti a questo livello. Parlando di duttilità, lui è un giocatore che può giocare come terzino, quinto o braccetto in una difesa a tre. Ha un’intelligenza tattica e tecnica superiore alla media. Buongiorno l’ho conosciuto da giovanissimo, con Giampaolo è stato inserito maggiormente nel ritiro della prima squadra. Ha dimostrato come aspettare e dare possibilità di crescita ti dia la consapevolezza di affrontare un campionato importante come la Serie A. Ha avuto anche una crescita fisica impressionante: era alto ma con Juric è cresciuto anche a livello muscolare, è un giocatore fisicamente forte e veloce”

Su Palladino, Allegri e Pioli:

“Io e Palladino eravamo in casa insieme a Salerno. Ha grandissima volontà di incidere da allenatore, non è un caso che al Monza sia riuscito ad esprimerla. È una persona consapevole di quello che può dare, pretende perché è un martello ma sta meritando l’attenzione che c’è su di lui. Allegri? Il mister sta cercando di costruire quel tipo di mentalità che li ha portati a vincere e alle finali di Champions. È un allenatore che vuole trasferire quella mentalità, non so che valutazioni verranno fatte ma ha la mentalità da Juventus. La scelta di riprenderlo era stata fatta per questo, in un club prestigioso va data quella mentalità e Allegri sa come trasferirla. Pioli è stato il mister che mi ha permesso di giocare con costanza tra i professionisti nell’anno a Salerno. Bisogna scindere la stagione del Milan che ha vinto lo scudetto dal percorso che poi ha fatto la società successivamente. I cambiamenti decisi dalla proprietà hanno portato a un percorso diverso e il mister ha dovuto lavorare sugli obiettivi in maniera diversa. I giocatori arrivati quest’anno stanno impattando e questo fa parte di un lavoro diverso da quello di due anni fa: dover inserire in un gruppo che aveva vinto dei giocatori da progetto. Di conseguenza, non diventa facile essere costantemente primi o creare un ciclo. Con questo progetto il Milan vuole creare un ciclo vincente, ma non può essere una cosa immediata, ci vuole tempo”