Luca Serafini spara su Allegri: "Società Juve ha reso grande un allenatore che grande non è"

15.02.2018 07:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Luca Serafini spara su Allegri: "Società Juve ha reso grande un allenatore che grande non è"
TuttoJuve.com

Luca Serafini, ex giornalista Mediaset, ha attaccato Massimiliano Allegri in diretta su Sportitalia. Tuttojuve.com ha trascritto il suo intervento: "La grandezza della società Juventus in questi anni si è manifestata in tanti Scudetti consecutivi, in due finali di Champions, nel mercato - anche l'ultimo a gennaio - in cui già pensavano a maggio e giugno, e nel far sembrare grande un allenatore che grande non è. Ha messo sicuramente dei suoi meriti in questi anni, perchè Scudetti a ripetizione si possono anche vincere perchè di avversati ce n'erano pochi. Non si arriva due volte in finale di Champions in tre edizioni se qualcosa di suo non ci mette. Ma sulla gestione mentale di questa squadra, che è sicuramente all'altezza del Tottenham - del Real e del Barcellona ne parliamo, però è sicuramente all'altezza del Tottenham - qualcosa ci ha messo. Ci sono delle recrudescenze in questa Juve che la Juve non riesce proprio a scrollarsi di dosso a livello internazionale, perchè nella prima edizione in cui arrivò in finale col Barcellona  fece delle partite che non erano tollerabili come quella di Madrid, come quella a Montecarlo col Monaco, i pareggi col Copenaghen. Poi però la Juve arrivò in finale. L'anno scorso invece aveva fatto una partita a Dortmund da Juventus, per il resto nulla. Allegri quindi non è un grande? Ho detto che la Juve ha fatto sembrare grande un allenatore che grande non è. Quando si è trattato di giocare delle partenza di prudenza, di accortezza, di attenzione, come quella a Barcellona, dopo la strepitosa partita di andata, la squadra c'è, la squadra gioca a calcio. In partite come quelle di ieri, nel secondo tempo di Cardiff, nell'intervallo, l'allenatore deve dare del suo, deve dare un imprinting mentale che non può fermarsi come ieri dopo 9 minuti, nell'andata degli ottavi in casa, contro una squadra che è comunque forte: qui manca Allegri. La sua gestione che è iniziata nel 2012 quando ha perso una Scudetto con una squadra nettamente più forte della Juve, che era quel Milan, ha questo dna che non riesce a scrollarsi di dosso.

Soprattutto le cose che ha detto ieri dopo la partita, sono la dimostrazione di questo. I grandi allenatori che ho conosciuto io nella mia vita professionale, dopo le sconfitte erano i più malleabili e nelle loro migliori versioni, sempre, perchè dovevano gestire la sconfitta oltre che la vittoria. Forse è lui il primo che ha sofferto il 2-2, perchè dalla panchina alla sala stampa non può aver percepito che tutto l'ambiente era depresso, arrabbiato, incavolato. Allora è un problemo che hai tu. Io non ho mai visto alla Juventus un allenatore essere mandato pubblicamente a quel paese da Khedira, Bonucci, Dybala, Higuain e me ne manca un altro. Non ho mai visto un allenatore alla fine di una finale persa - e la Juventus purtroppo ne ha perse tante - gridare in campo .... però poi quando dice 'Li prendo tutti a calci nel culo', lo scandisce bene a Marotta, a Paratici, a quelli che c'erano in campo a Doha dopo la Supercoppa persa col Milan. Sono limiti di gestione psicologici importanti per uno che allena la Juve. Con questa Juve, dal 2012 ad oggi, erano in pochi a perdere gli Scudetti al posto di Allegri. Io non potrò mai credere che Allegri si è svegliato una mattina - sono parole sue - e ha fatto giocare un giorno di colpo Mandzukic, Dybala; Cuadrado e Higuain. Non ci credo. Forse qualcuno lo ha aiutato a pensarci... Chi? Agnelli, Marotta, Nedved...".