Zazzaroni: "Inchiesta ultras Inter? Ai tempi la Juve collaborò con la giustizia e lo prese ugualmente in quel posto"

Sulle pagine del "Corriere dello Sport", Ivan Zazzaroni dice la sua sull'inchiesta ultras riguardante l'Inter, facendo anche il paragone con il caso "Alto Piemonte" che riguardò la Juventus qualche anno fa: "Marotta capace - si dice - di far uscire la notizia della squalifica di Inzaghi e Calha (rapporti con gli ultrà, solo una multa per Zanetti) il primo maggio con i quotidiani in festa e gli italiani distratti da sole e mare. E' un fenomeno da studiare al Cern. Ha rapporti sorprendenti e solidi a tutti i livelli: federale, politico, finanziario, religioso, mi meraviglio che non partecipi al Conclave. Sa fare bene il suo mestiere, è l’avversario che non vorresti mai avere contro e il compagno che servirebbe sempre alla tua squadra.
Prima di esprimere un’opinione definitiva vorrei tuttavia leggere le motivazioni del giudice. Sono amico di Simone (Inzaghi) e Javier (Zanetti) lo conosco da trent’anni, non li vedo invischiati in un traffico di favori e consensi, perché di questo si tratta.
Tornando all’inchiesta, ricordo che la Juve, ai tempi di “Alto Piemonte”, collaborò con la giustizia e se lo prese ugualmente in quel posto. Spero che in questa occasione la giustizia sia stata giusta e il patteggiamento accettato dai tesserati solo per evitare fastidiose lungaggini: non dev’essere semplice per un calciatore o un allenatore, avvicinati da milioni di persone e privi di protezione, evitare contatti con personaggi pericolosi".