Corsport - Simone e Calha, lo stop ragionato

Su Corsport: "Simone e Calhanoglu, lo stop ragionato". A patteggiare con la procura Figc sono stati, stavolta, Inzaghi e Calhanoglu, accusati di aver intrattenuto dei rapporti con i capi del direttivo della Curva Nord interista. Tecnico e centrocampista non hanno elargito favori né agevolato altri pericolosi meccanismi; il solo fatto di avere avuto dei contatti - telefonici e non solo - è però una violazione, come previsto dal comma 10 dell’articolo 25 del codice. Entrambi ne hanno parlato alla magistratura ordinaria che si è occupata dell’inchiesta “Doppie Curve” e la scorsa settimana hanno messo la firma sull’accordo con Chiné, accettando di scontare un turno di squalifica, già da oggi contro il Verona.
Il 1° maggio la notizia, anticipata sul sito del Corriere dello Sport-Stadio, è diventata di dominio pubblico. Il turco arrivò a sostenere che «nonostante la società mi avesse informato che non potevo intrattenere rapporti di alcun tipo, io l’ho fatto». Lo stesso Inzaghi ha parlato ai pm della telefonata con Ferdico. A quel punto patteggiare con la Figc uno “stop” ragionato era l’unica via per chiudere in fretta - e senza particolari conseguenze.