Libero - Renato Farina: "Cecilia Salvai vittima di uno sciame di sciacalli da tastiera. Nessuna traccia di body-shaming nel suo gesto, ma pura gentilezza"

07.08.2021 16:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Libero - Renato Farina: "Cecilia Salvai vittima di uno sciame di sciacalli da tastiera. Nessuna traccia di body-shaming nel suo gesto, ma pura gentilezza"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Renato Farina, sulle colonne di Libero, parla del caso di Cecilia Salvati, finita nella bufera scatenata dai social per una foto innocente. "Cecilia Salvai, calciatrice della Juventuse della nazionale italiana è una bella ragazza, e in una foto diventa ancora più bella. Una trasfigurazione di tipo multiculturale, dolcemente filocinese. Mi aspettavo dei complimenti universali. Invece l’hanno accusata di essere diventata un mostro, incarnazione vivente del razzismo. (...). TMZ, il sito di gossip internazionale che campa di idiozie, ha investito come un bulldozer: «Juventus FCWomen ha twittato un’immagine incredibilmente razzista di una giocatrice che indossa un cono in testa, e fa un gesto selvaggiamente razzista». La Juventus prontamente si è scusata e ha cancellato.

Tutto questo sarebbe un progresso sulla via della civiltà? Significa coartare lo sguardo, criminalizzare la fantasia affettuosa che ci consente di accostarci agli altri comunicando ciò che abbiamo capito di loro. La violenza e la sopraffazione sono piuttosto opera dello sciame di sciacalli da tastiera che non vedono l’ora di scatenare la perfidia che hanno in sé stessi contro il candore di una brava ragazza. Omnia munda mundis, ogni cosa è pura per chi è puro, diceva il frate di Pescarenico nei Promessi Sposi. Questi moralisti hanno gli occhi malati, hanno il pus nell’animo. Il razzismo è raffigurare chi appartiene a etnie diverse quale essere inferiore, deformarne l’aspetto per incatenarlo al nostro pregiudizio. In quel gesto di Cecilia non esista traccia di body-shaming (umiliare l’altro per l’aspetto fisico) ma pura gentilezza. La Juventus ha ceduto per conformismo un po’ vile alla cultura omogeneizzatrice che ci fa schiavetti bigotti del pensiero unico. Che poi non si capisce perché chiamare pensiero questa ideologia idiota".