Le big a caccia di italiani, ma sono pochi e molto cari. Juve e Inter ne hanno solo otto

09.08.2025 23:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Le big a caccia di italiani, ma sono pochi e molto cari. Juve e Inter ne hanno solo otto
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Le grandi del campionato vanno a caccia di giocatori italiani che, però, hanno prezzi gonfiati e sono solo il 36% del totale. Questa la fotografia scattata da Libero.

Ad ogni finestra di mercato si ripete lo stesso copione: le società di Serie A vanno a caccia dell’italiano capace di colmare il vuoto di “tricolore” o di consolidare un nucleo già esistente. Il problema, però, è duplice: i calciatori nostrani sono pochi e le richieste economiche altissime. L’esempio più evidente è quello di Giovanni Leoni, per il quale il Parma pretende non meno di 35 milioni di euro.

Così, molti club finiscono per orientarsi verso il mercato estero, abbandonando i propositi patriottici. I numeri parlano chiaro: nei 20 organici di Serie A figurano complessivamente 630 giocatori, di cui 404 stranieri, pari al 64%. Gli italiani rappresentano appena il 36% del totale, concentrati soprattutto nelle squadre di vertice — un segnale incoraggiante — con poche eccezioni.

Tra queste spicca il Cagliari, che con 18 calciatori italiani è la formazione più “tricolore” del campionato, seguendo una filosofia molto simile a quella dell’Athletic Club di Bilbao, legata all’identità regionale. Un caso isolato, visto che molte squadre di bassa classifica continuano a privilegiare l’esterofilia. L’esempio opposto arriva dal Lecce di Pantaleo Corvino, la rosa più straniera della Serie A: dopo la cessione di Baschirotto restano solo tre italiani su trenta giocatori, e uno di questi — Falcone — è in prestito, insieme a Gallo e Camarda.

Il Napoli, intanto, ha accolto anche Marianucci, portando a 11 il numero di italiani in rosa, destinato però a scendere in caso di addio di Raspadori. Tra le prime dieci squadre in classifica, soltanto la Fiorentina può vantare più azzurri (13) sotto la guida di Pioli.

All’estremo opposto si colloca il Milan, da anni fortemente proiettato verso il mercato internazionale. Gli arrivi di Ricci e Pietro Terracciano non hanno compensato la partenza di Calabria, lasciando in rosa appena cinque italiani: Gabbia, Bartesaghi, l’altro Terracciano e il già citato Ricci, unico titolare fisso. Anche il Como, escludendo le probabili uscite di Belotti e Cerri, conta solo sei elementi italiani.

La Roma si ferma a quota sette, ma con un dato significativo: tutti — Mancini, Ghilardi, Cristante, Pisilli, Baldanzi, Pellegrini ed El Shaarawy — sono pedine centrali della squadra. Lazio, Juventus e Inter condividono lo stesso numero di italiani in rosa (otto), con diversi titolari stabili.

Il Bologna arriva a nove, grazie anche ai ritorni in patria di Bernardeschi e Immobile, mentre l’Atalanta ne schiera dieci e festeggia il rientro di Scalvini e Scamacca.