Lazio, tre punti di personalità: 2-0 al Lecce tra gol, pali e un super Falcone
Dopo la sosta e il ko con l’Inter, la Lazio torna a respirare. Lo fa all’Olimpico gelido e semivuoto per la protesta del tifo organizzato, ma con una prestazione finalmente all’altezza delle aspettative. Il 2-0 sul Lecce porta le firme di Guendouzi e Noslin, uno per tempo, ma dietro il successo c’è una prova convincente della squadra di Sarri, dominante nella costruzione e pericolosa a ripetizione.
Il copione è chiaro fin dai primi minuti: la Lazio conduce, palleggia e crea. Guendouzi è subito tra i più vivi, mentre Dia va vicino al vantaggio intorno alla mezzora, fermato da una super parata di Falcone. Il gol arriva poco dopo: al 30’, Basic trova un assist teso e preciso, Guendouzi anticipa tutti e insacca all’angolino. Lecce discreto nell’ordine, ma mai realmente minaccioso nel primo tempo.
Nella ripresa, Sarri è costretto a sostituire Cataldi con Vecino per l’ennesimo problema fisico della stagione. Il Lecce prova ad alzare il baricentro, ma il 2-0 lo trova ancora la Lazio con Dia: rete però cancellata dal VAR per un fallo sull’azione. I biancocelesti continuano comunque a dominare in termini di occasioni: prima una doppia parata monumentale di Falcone su Isaksen e ancora Dia, poi un doppio palo colpito da Guendouzi e Zaccagni nel giro di pochi secondi.
Nel finale, con il Lecce in arrembaggio confuso, arriva la sentenza: Provedel lancia lungo e Noslin, quasi un anno dopo l’ultima volta, ritrova il gol che chiude il match.
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