Inter, decisione definitiva su Pio Esposito: niente cessione, rinnovo fino al 2030 e ingaggio raddoppiato

Inter, decisione definitiva su Pio Esposito: niente cessione, rinnovo fino al 2030 e ingaggio raddoppiato

L’Inter blindano Pio Esposito. Dopo l’incredibile crescita del giovane attaccante classe 2005, il club nerazzurro ha deciso di toglierlo definitivamente dal mercato. Con prestazioni in costante ascesa, sia in maglia nerazzurra che con l’Italia Under 21, Esposito è stato individuato come il bomber del futuro.

La dirigenza è pronta a offrirgli un nuovo contratto "a vita", con scadenza oltre il 2030, e un ingaggio raddoppiato per premiare il suo rendimento. "Pio mio" è il titolo scelto oggi in prima pagina da La Gazzetta dello Sport, a sottolineare l’affetto e la fiducia nei confronti del giovane talento.

Il ruolo di Chivu e l’azzurro che porta fortuna

Determinante nella crescita di Esposito è stato il supporto di Cristian Chivu, che in estate ha insistito per tenerlo all’Inter, evitando un prestito. Una scelta rivelatasi vincente, vista l’esplosione del centravanti nei primi mesi della stagione.

L’hype su Pio Esposito è aumentato ulteriormente dopo il primo gol con la maglia dell’Italia, realizzato contro l’Estonia. In vista della sfida di domani tra Italia e Israele, il CT Gennaro Gattuso pensa di schierarlo da titolare al fianco di Retegui, soprattutto dopo l’infortunio di Moise Kean.

Milan-Fiorentina a San Siro: Pioli torna da ex, è sfida tra gli allenatori degli ultimi scudetti

Cresce l’attesa per il big match tra Milan e Fiorentina in programma a San Siro. Riflettori puntati su Stefano Pioli, che torna nello stadio che lo ha consacrato, stavolta da avversario. Il tecnico, oggi alla guida della Fiorentina, è chiamato a risollevare una classifica difficile dopo un avvio di stagione da incubo.

Sulla panchina opposta, Massimiliano Allegri, protagonista con Pioli degli ultimi scudetti rossoneri. “Diavoli contro” è il titolo scelto in taglio alto da La Gazzetta, che mette in evidenza il duello tra i due allenatori e il significato emotivo della sfida.