Gudmundsson: "Caso chiuso dopo 893 giorni. Non sarò mai oppresso per qualcosa che non è accaduto"
Attraverso un lungo messaggio pubblicato su Instagram, Albert Gudmundsson, attaccante della Fiorentina, ha commentato la conclusione della vicenda giudiziaria che lo coinvolgeva dal 2023 per presunta cattiva condotta sessuale. Un percorso durato quasi tre anni, durante i quali il giocatore si è detto spesso sotto il “microscopio mediatico”.
“Allora questo caso è finalmente chiuso. Ora sono passati 893 giorni dall'incidente. Io c’ero, ricordo tutto e so cosa è vero e corretto. Sono lieto di vedere la Corte del Land confermare il risultato raggiunto in precedenza dal tribunale distrettuale… Questa è quella che chiamo una vittoria convincente 3-0 nel mio lavoro”.
Gudmundsson ha descritto il peso enorme vissuto in questo periodo:
“Dopo essere stato al microscopio dei media quasi quotidianamente… Questo tema ha impedito molte opportunità nel calcio; la carriera è breve e ogni giorno è prezioso”.
Il giocatore ha poi ringraziato profondamente la sua famiglia e le persone vicine:
“Ciò che mi ha fatto andare avanti sono stati i miei cari… Voi siete gli eroi di questo processo”.
Non sono mancate riflessioni su amicizie rivelatesi non sincere:
“Ho perso anche persone che si sono rivelate amiche solo quando gli faceva comodo… ma è stato anche bene rendersene conto”.
Gudmundsson riconosce che qualcuno continuerà a non credergli:
“So che ci sono persone là fuori che non mi crederanno… e va bene così. So chi sono e per cosa combatto. L’opinione degli altri non mi spezzerà mai”.
Infine, un pensiero per le vittime reali di violenza:
“Spero vivamente che… non faccia male alle vere vittime di violenza. Basta per ora – pace”.
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