Guardiola: "Se non batteremo il Real, mi licenzieranno. Stiamo dando un messaggio sbagliato"

13.02.2020 12:10 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Guardiola: "Se non batteremo il Real, mi licenzieranno. Stiamo dando un messaggio sbagliato"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Pep Guardiola, attuale allenatore del Manchester City, accostato nuovamente alla Juventus, parla, intervistato durante "Soccer Saturday", delle difficoltà che ci sono nell'accontentare dirigenze che vorrebbero vincere tutto ogni anno: "Se non batteremo il Real allora il proprietario arriverà e mi dirà: 'Non è abbastanza, vogliamo la Champions' e mi licenzierà. E allora io dirò: 'Ok grazie, è stato un piacere'. Stiamo dando un messaggio sbagliato alle nuove generazioni: contano solo i trofei. Le persone credono che, se sei Guardiola, devi vincere tutti i titoli possibili, ogni anno. È impossibile . Se non vinci la Champions la stagione è un disastro, e se la vinci è un successo. Perché questo ragionamento? Vincere è molto difficile, la Champions soprattutto. Se così fosse, in oltre cento anni di storia del Manchester City ci sarebbero state cento stagioni fallimentari, e questo non è vero. Noi vogliamo sempre fare il massimo, ma non si può assicurare ogni anno di vincere tutti i titoli in patria, come non si può assicurare di riuscire a vincere la Champions League.

Mi piacerebbe tanto garantirlo, ma non sono bravo abbastanza. Non mi sono mai sentito il migliore, nemmeno quando al Barcellona ho vinto sei titoli di fila e un triplete. Ho vinto perché ho sempre avuto giocatori straordinari in grandi club. Ci sono grandi allenatori che non hanno questi giocatori e non allenano in grandi club. Io sono un bravo allenatore, ma non il migliore. Datemi una squadra che non sia il Manchester City e non vincerò".