Garimberti: “Ogni anno abbiamo ricordato la tragedia dell’Heysel. Importante la presenza del Liverpool”

29.05.2025 12:43 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
Garimberti: “Ogni anno abbiamo ricordato la tragedia dell’Heysel. Importante la presenza del Liverpool”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Paolo Garimberti presente all'inaugurazione del memoriale dedicato alle vittime dell'Heysel: 

Tanti anni dopo avete voluto fortemente questo monumento per ricordare ma guardare altrove, volgere lo sguardo anche al futuro…

“Intanto l’abbiamo fatto per tutti questi 40 anni, abbiamo sempre voluto ricordare e mai dimenticare per una ragione molto semplice che se impari dal passato, la lezione del passato riesci a guardare al futuro in modo diverso. Ci sono due temi fondamentali che l’Heysel ha imposto. Il primo è quello che ci vuole un’educazione sportiva, che essere tifosi va bene ma bisogna farlo nella misura giusta e purtroppo questo è un tema che è rimasto anche 40 anni dopo. Abbiamo letto, visto episodi anche recenti che dimostrano come il tifo violento non sia ancora estirpato dal tutto negli stadi, non solo italiani, ma europei in generale. Il secondo grande tema è quello degli impianti, gli impianti come l’Heysel ha dimostrato che gli impianti devono essere moderni e sicuri e questo tema della sicurezza degli impianti va di pari passo con la modernità degli impianti. Pensiamo soltanto che in Italia di stadi che sono stati costruiti recentemente, con criteri moderni, ce ne sono soltanto due in effetti perché tutti gli altri risalgono addirittura all’epoca fascista oppure agli anni 90 quando c’erano i mondiali di calcio. Chiaro che impianti così non possono reggere alla sicurezza che si richiede oggi ad eventi sportivi che richiamano decine di migliaia di persone. Quindi la lezione dell’Heysel non è soltanto una lezione della memoria delle vittime che noi onoriamo sempre e ogni anno ci ricordiamo di loro, ovviamente, ma soprattutto è la lezione della sicurezza e dell’educazione sportiva. 

Quanto è importante la presenza di Liverpool anche oggi qua con voi? 

“Fondamentale perché per tanti anni non è stato facile, non è stato facile avere tutte e due insieme le società. Quando per la prima volta abbiamo messo nella sede della Juventus, ancora in corso Galileo Ferraris, una targa ricordo, fu fatta in qualche modo più da noi che in collaborazione. Il fatto è che oggi c’erano tre rappresentanti di Liverpool, una gloria come Ian Rash, che tra l’altro ha giocato anche da Juventus, l’amministratore delegato e il direttore della comunicazione, per noi della Juve è un significato veramente molto importante ed è la prima volta che questo succede e voglio sottolinearlo con molta forza”.