Corsport - Max Allegri raccontato da Doveri, l'amico pisano che lo portò ad Agliana

12.05.2015 10:10 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Corsport - Max Allegri raccontato da Doveri, l'amico pisano che lo portò ad Agliana
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Corriere dello Sport ha intervistato Emilio Doveri, grande amico di vecchia data di Massimiliano Allegri. I due - spiega il quotidiano romano - si conobbero la sera della semifinale di Coppa Uefa Inter-Cagliari, edizione 93-94, vinta dall’Inter. Doveri lavorava con Mariottini, all’epoca diesse nerazzurro, Allegri era un giocatore del Cagliari, ma in quella partita rimase fuori per infortunio. "Prima, quando giocava nel Pisa, lo conoscevo solo per il soprannome di 'acciughina'. Dopo quella volta non ci siamo più persi di vista".
Fu Doveri a portarlo sulla panchina dell'Aglianese, la prima squadra professionistica allenata da Max Allegri, in C2: "Nell’Aglianese eravamo in tre toscani: Allegri livornese in panchina, Rossi carrarese come direttore sportivo e io pisano come osservatore. Seguivo il calcio giovanile, conoscevo i ragazzi delle squadre Primavera, Max voleva iniziare col 4-3-3, ma alla fine del mercato avevamo i giovani per il 4-4-2 e così cambiò idea".  



Doveri è stato il suo vice fino a Lecco, dove Allegri rimase poche settimane prima di andare al Sassuolo, chiamato dall’amico comune Giovanni Rossi, già diesse del club emiliano. E’ stato l’unico anno in cui i due si sono lasciati, "ma parlavo con Massimiliano tutti i giorni".  

Allegri è un livornese che ha giocato nel Pisa, Doveri è un pisano di Buti. "Come coppia di allenatori geograficamente parlando non eravamo troppo credibili, un livornese e un pisano, dai...".  
Si sfottono che è un piacere. "Tu non devi parlare, sei pisano", gli dice l’ardenzino Max. Doveri gli risponde: "Devi stare zitto tu che sei livornese e hai baciato la maglietta nerazzurra", che sono i colori del Pisa. Dopo gli anni come vice allenatore, al Grosseto, Sassuolo, Cagliari, Milan e Juventus ha fatto e fa il capo osservatore.