Corsi e ricorsi storici: con il Galatasaray l'ultima volta con la neve

Corsi e ricorsi storici: con il Galatasaray l'ultima volta con la neveTuttoJuve.com
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di Andrea Losapio

Dal 2000 in poi sono ben tre le partite con la neve della Juventus. Nessuna ha portato bene, tutt'altro. La prima è in Norvegia, nel 2001, quando Del Piero e compagni dovevano affrontare il Rosenborg. A Trondheim, circolo polare, nevicava e c'era un campo pesante. Proprio il capitano porta in vantaggio la Juve, ma a pochi minuti dalla fine arriva il pareggio di Skammelsrud, su rigore, firmando l'uno a uno finale. 

Poi c'è l'Europa League, con una trasferta a Poznan, in Polonia. Il girone non è dei più semplici, perché c'è il Manchester City che vuole diventare una big, il Salisburgo e, appunto, il Lech. I polacchi possono contare sul lettone Rudnevs, che all'andata aveva segnato tre gol nel pareggio pirotecnico per 4-4 che costringe la Juve a vincere al ritorno. Invece Rudnevs si ripete e insacca dopo dodici minuti, Iaquinta equilibra il risulltato sull'uno a uno, senza però trovare il gol della vittoria. Eliminazione dall'Europa League decisamente sanguinosa per il primo anno di Marotta.

Infine il ricordo peggiore, quello del 10 dicembre 2013. Martedì sera, inizia la partita, ma la gara dura solamente 31 minuti e il match è rinviato al giorno successivo. Gli addetti alla manutenzione puliscono l'area di sinistra, quella in cui il Galatasaray attacca nella ripresa, mentre il giorno dopo i trattori e le pale scavano buchi nell'area, rendendo il terreno di gioco pesante. Arriverà poi l'ex interista Wesley Sneijder a insaccare a pochi minuti dalla fine, per una eliminazione rocambolesca.