Bodo/Glimt-Juventus 2-3, le pagelle dei bianconeri: Yildiz entra e cambia volto al match, Miretti convincente dal 1'
Perin 6 – Sul gol iniziale riesce solo a respingere parzialmente con il piede, senza evitare che la palla superi la linea. Per tutto il primo tempo viene chiamato a interventi semplici, gestiti con discreta attenzione. Nella ripresa ha meno lavoro ma trasmette comunque una buona tranquillità. Sul rigore finale non può nulla: indovina l’angolo ma la conclusione è troppo precisa.
Kalulu 6,5 – Sta diventando un riferimento imprescindibile per la difesa bianconera, complice anche l’emergenza nel reparto. Aggressivo quando serve, pulito nelle uscite palla al piede, sempre concentrato anche nei momenti più complicati del primo tempo. In Norvegia offre l’ennesima conferma di solidità e affidabilità, assumendo quasi il ruolo di leader difensivo.
Kelly 6 – Due facce nella sua gara: avvio contratto, con qualche controllo sbagliato e un paio di posizionamenti rivedibili, probabilmente condizionati anche dal contesto e dal ritmo alto del Bodø. Col passare dei minuti si scioglie e trova più pulizia negli interventi, migliorando nelle letture e limitando rischi. Non brillante ma comunque utile.
Koopmeiners 6 – Adattato ancora una volta da centrale difensivo, un ruolo in cui può soffrire qualche situazione in velocità. Il Bodø lo aggredisce spesso proprio per metterlo alla prova, ma l’olandese resta ordinato e non viene mai realmente scavalcato. Non dà l’impressione di naturalezza nel ruolo, ma porta a casa una prova matura e senza sbavature evidenti.
McKennie 7 – L’uomo ovunque della Juventus. Spalletti lo ripropone ancora fuori posizione, stavolta come esterno a tutta fascia, e lui risponde con energia, continuità e tanta corsa. Parte male, sbaglia un paio di letture e sembra soffrire, poi sale di colpi fino al gol che ribalta l’inerzia del match. Determinante per spirito, presenza e capacità di adattarsi a ogni richiesta.
Locatelli 6 – Primo tempo complicato, con il Bodø aggressivo nel mezzo e tante situazioni in cui viene preso in mezzo e costretto a rincorrere. Con la ripresa e l’aumento dell’intensità collettiva, ritrova ordine e fluidità di gioco. Pur senza lampi, guida la squadra nei momenti di maggior controllo e chiude in crescita.
Miretti 6,5 – Alla prima da titolare della sua stagione alterna buone intuizioni a qualche errore di misura, soprattutto nei primi 45’. Spalletti gli rinnova fiducia e lui lo ripaga: si inserisce con continuità, segna un gol poi annullato e serve un assist pulito e prezioso. Una prova che può segnare un passo avanti nella sua crescita.
Dal 68’ Thuram 5,5 – Entra per dare gamba e profondità, ma si vede poco e appare ancora lontano dalla miglior condizione. Da ritrovare.
Cambiaso 6 – Festeggia le 100 presenze in bianconero con una prova ordinata, senza errori gravi ma anche senza particolari accelerazioni. In fase difensiva è attento, in costruzione garantisce pulizia. Serata di sostanza senza bisogno di straordinari.
Dal 75’ Cabal 5 – Il suo ingresso pesa, pur in pochi minuti. Fino al contatto decisivo passa inosservato, ma il rigore che concede rischia di buttare via la rimonta della squadra. Episodio che abbassa inevitabilmente il giudizio.
Conceicao 6,5 – L’unico vero faro del primo tempo bianconero: salta l’uomo, crea superiorità, calcia in porta e accende la manovra. Dopo l’intervallo cala leggermente ma resta sempre una minaccia costante in uno contro uno. Prestazione vivace, energia e personalità.
Dall’83’ Zhegrova sv.
Adzic 5 – Spalletti gli regala l’occasione della prima da titolare, ma il montenegrino non riesce a coglierla. Troppi palloni persi, scelte affrettate, poca lucidità nelle giocate. Una serata che lo riporta alla necessità di crescere.
Dal 46’ Yildiz 7,5 – Impatto devastante. Entra e cambia ritmo, intensità e qualità offensiva della Juventus. Non segna, ma partecipa a entrambe le reti e trascina tutta la squadra nella metà campo avversaria. Il talento c’è, e si vede eccome.
Openda 7 – Spalletti lo sceglie dall’inizio per attaccare la profondità. Nel primo tempo lavora più da raccordo che da finalizzatore, ma nella ripresa si fa trovare pronto e firma il gol del pari. Sempre pericoloso quando ha campo davanti.
Dal 75’ David 7 – Ancora una volta subentra e incide. Segna il gol che sembra chiudere la partita, poi sfiora anche la doppietta. Segnale importante in ottica futuro.
Luciano Spalletti 6,5 – Cambia molto rispetto a Firenze e la squadra fatica nei primi 45’, ma all’intervallo interviene con lucidità e inserisce Yildiz, la mossa che ribalta il match. Ottiene una reazione forte, una rimonta, tante occasioni per chiuderla. Il rigore nel finale rovina una vittoria già assaporata, ma non cancella i progressi. Vittoria pesante e indicazioni importanti, pur con difetti ancora da correggere.
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