Yildiz non sarà come Vlahovic. Ora vale molto di più

Yildiz non sarà come Vlahovic. C'è una grossa differenza fra il contratto che firmerà il turco, da 3,5 milioni di euro più bonus per arrivare intorno ai 4, con quello del serbo. Perché da una parte c'è stata una stortura - molto grossa - cioè quella di passare da uno stipendio di 800 mila euro a uno da 8 milioni, con un bonus alla firma diluito sugli ultimi due anni di contratto che portava la cifra a 12. Questo invece è un percorso di crescita, anche economica, che lascia ancora spazio per ulteriori (ed eventuali) miglioramenti contrattuali.
Yildiz varrà 100 milioni perché ha un contratto ancora sostenibile, cosa molto differente rispetto a quanto successo con Vlahovic. È impossibile pensare, in determinate condizioni, di alzare ulteriormente un ingaggio da 12 milioni netti. È la stessa cosa che è capitata a Victor Osimhen, che ora tiene in ostaggio il Napoli e non ha più nemmeno voglia di giocarci. Se Yildiz finisse sul mercato per una cifra adeguata, la Juventus riceverebbe offerte molto rapidamente, sia dal Bayern Monaco che dal Barcellona - che in questa fase non ha ancora il potere di acquistarlo, ma entro un paio di anni tornerà a essere liquido.
Yildiz è un asset, sia in campo che fuori. È l'assicurazione in caso di mancata qualificazione Champions. Ma è anche il numero dieci. Quello dei Platini e dei Del Piero. Ma anche solo dei Tevez. Il primo anno è stato discreto, il prossimo dovrà essere quello della consacrazione definitiva.