UNA CLAMOROSA INGIUSTIZIA MEDIATICA

Lo abbiamo sempre detto e sempre scritto, l'opinione pubblica orienta, muove discute, non decide, ma sicuramente influisce. L'intervista di pochi giorni fa di Almir Gegic, se confermata, ma non abbiamo motivo per dubitarlo, ci fa capire molte cose. C'è qualcuno, qualcosa (?), che muove da sotto. Si muove in modo subdolo, per muovere le masse, orientare, dividere, colpire. Lo avevamo già capito nel 2006, oggi ne abbiamo avuto la conferma. Non facciamo accuse a nessuno perchè riscontri non ne abbiamo tali da poterli pubblicare nomi e non abbiamo le risorse per sostenere querele, ma sicuramente qualsiasi persona dotata di senso critico, oggettività e voglia di scoprire i fatti reali si farà, si sarà fatto delle domande su chi, come, perchè.
Indipendentemente dalla simpatia che uno possa avere per Antonio Conte, Antonio Conte è un uomo e solo per questo avrebbe diritti uguali a tutti i singoli cittadini. In questi mesi lo abbiamo sostenuto, per quanto possibile per una "piccola" testata, senza visibilità mediatica, senza appoggi, ma con tanta voglia di portare alla luce i fatti e non le chiacchiere.
Dicevamo, Antonio Conte è un uomo e come lui altri personaggi come Italiano, Gheller e altri accusati più o meno pesantemente e che non hanno avuto modo di difendersi. Una persona, prima di essere "uccisa" mediaticamente andrebbe considerata innocente e per lui dovrebbe valere la presunzione di innocenza. Dovrebbe valere per tutti, ogni oltre ragionevole dubbio.
Purtroppo per Conte non abbiamo assistito a questo, abbiamo assistito a una gogna mediatica, a un attacco frontale e continuo e addirittura /se fosse verificato/ a una ricerca maniacale e sistematica della prova anche se inesistente.
A questo gioco non bisogna starci, in primis gli allenatori (avevamo chiesto una protesta, cosa inascoltata), in secondo luogo i giocatori (anche qui avevamo chiesto solidarietà verso i giocatore accusati ingiustamente, ma nulla) e anche gli spettatori. Le regole devono valere per tutti. Sarebbe ora di dire basta a chi vuole rovinare il gioco per far spazio a campanilismi o altre ragioni che con il calcio non c'entrano nulla.
Forse chi vi scrive può sembrarvi di parte, ma sicuramente è una persona che si muove con ragionamenti e quando scrive rischia di suo, perchè nessuno lo difenderà non avendo editori potenti alle spalle.
Quando si scrive che il processo Conte è una "vergogna", non lo si scrive per accusare qualcuno, ma semplicemente perchè i processi vanno fatti su prove certe e attendibili non su persone che cambiano versioni come foglie in autunno e senza un confronto, un dibattimento.
Questa triste vicenda, ci porta a ragionamenti profondi Quando si parla di Farsopoli e non Calciopoli, semplicemente si vuole contestare tutta una serie di incoerenze, incongruenze e cattive coincidenze che fanno pensare come i campionati fossero regolari, gli arbitri della presunta cupola facevano fare meno punti alla Juventus che gli altri e come non ci fosse una partita incriminata e una pistola fumante.
Indipendentemente dal tifo, dal colore della maglia, dalla partigianeria,ciascuno di noi, dovrebbe avere senso critico ed oggettivo per valutare le situazioni e queste clamorose ingiustizie mediatiche.
@pavanmassimo
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