Cobolli Gigli a RBN: "Senza risolvere la questione Vlahovic la Juve non può far tanto sul mercato. Dirigenza? Troppi livelli di comando per i miei gusti"

Coboll Gigli, ex presidente della Juventus, è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera ospite della trasmissione Fuori di Juve commentando le mosse di mercato della Juventus, il nuovo assetto societario e le possibili strategie future del club. Ecco le sue dichiarazioni:
"Fino a quando non risolvono la questione Vlahovic, non possono completare le altre operazioni. Molti tifosi, però, speravano in acquisti più importanti. Tudor ha ragione a lamentarsi di non poter iniziare gli allenamenti senza sapere se Conceicao arriverà. In fondo, sarebbe un ritorno positivo. La situazione Vlahovic si prolunga; si poteva concludere prima, ma non bisogna essere troppo severi perché si sa come funzionano certi affari.
Non posso dire nulla su David e Sancho perché non li ho visti giocare. Mi fido della società come tifoso e spero che le scelte fatte siano quelle giuste. La Juventus ha speso 150 milioni l'anno scorso e ora deve recuperare parte di quei soldi. Ho visto una lunga lista di giocatori che devono essere venduti, ci sarà molto da fare. Ho sentito che Mbangula se ne andrà, Miretti è stato mandato a farsi le ossa e poi si sono dimenticati di lui. Prima i giovani nella Juve erano importanti, ora lo sono meno e vengono usati per fare scambi.
Inoltre, ora c'è una nuova dirigenza. Mi pare che il direttore generale abbia il supporto di un direttore sportivo, che deve ancora arrivare, e un direttore tecnico. Chiellini si trova in una posizione difficile, almeno da come si vede da fuori. Dipende da Comolli, il quale però ascolta i suoi collaboratori. C'è il rischio che Chiellini, che ha grandi capacità, si ritrovi in una brutta situazione. Chiellini è la persona che capisce meglio di tutti di calcio e di Juve lì dentro. Sembra che un gruppo di persone che non sanno niente della Juve debba prendere le decisioni. Mi sembra che ci siano troppi livelli di comando. Ai tempi della vecchia Juve, con Boniperti lavoravano 8 persone, e lui faceva il lavoro che oggi fanno il dt, il ds e il dg.
Tudor? Mi piace. Anche se sbaglierà, conosce bene la Juve. Ha un piano di gioco semplice e chiaro, e si è impegnato a provare a farla arrivare tra le prime quattro e a fare bene nel nuovo Mondiale per Club."