Giletti: "Alla Juve devono spiegare certe operazioni. Comolli? Spero che non faccia la fine di Vasseur alla Ferrari..."

Il giornalista e conduttore Massimo Giletti è stato ospite di TMW Radio, durante Calciomercato e Ritiri.
Che idea si sta facendo del mercato della Juventus?
"La Juve paga gli errori fatti negli ultimi anni. Ero convinto che con Giuntoli avrebbe cambiato marcia. Tutti esaltavamo gli acquisti dello scorso anno, da Koopmeiners agli altri, ma nei fatti è stata una Juve diversa. A me spiace che vada via Weah, perchè poteva giocare in più ruoli, Mbangula invece fa la fine di Huijsen, che fa risultati in un'annata critica comunque. Darlo via per 10-12 mln mi sembra un effetto Huijsen. Capisco che per i bilanci si devono fare certe cose, ma comprare una meteora per lui come Sancho...invidio Conte che costringe ADL a comprare giocatori fatti e dal sicuro rendimento. E' è in scadenza, è vero, ma è un punto interrogativo. E sacrifico per lui due giocatori veri. La Juve è da anni che non ha un regista, perché Locatelli è adattato a quel ruolo. Eppure è stato il migliore della Juve per continuità e cattiveria. Se non hai giocatori di livello non fai il salto di qualità e giochi per arrivare quarta. E questa non è la Juventus. Siamo sempre a rincorrere negli ultimi anni. Qualcuno dovrà spiegare certe operazioni. Oggi bisogna investire sui giovani e avere 2-3 giocatori di qualità, per costruire qualcosa per il futuro".
Che idea si è fatto di Tudor?
"Ci ha permesso innanzitutto di andare in Champions. Quando Tudor dice dopo Venezia certe cose, se ci fosse stato Moggi lo avrebbe fatto accomodare a casa. Credo in lui, perché conosce la Juve e sa come bisogna essere forti qui, però è stata una scelta forzata. Ha perso il treno di Conte più volte e qualche dubbio mi viene".
E Comolli?
"Spero che non faccia la fine di Vasseur alla Ferrari, che sia una scelta migliore. Ottimo l'arrivo di David, si trova in una situazione non semplice ma io sarò provinciale e credo che il calcio italiano richieda uomini italiani per fare mercato. Poi le valutazioni le faremo alla fine".
La Juve post-Agnelli sta diventando il Manchester post-Ferguson?
"La Juve ha pagato un dazio altissimo, è stata colpita per la questione Superlega, che a me non ha mai convinto come scelta. Molto curioso che abbia pagato solo la Juve per le plusvalenze, che tutti comunque fanno anche ora. Non so se siamo come lo United, ma sono convinto che non sarà un anno molto semplice per la Juve".
Sulle altre che dice?
"L'Inter ha buttato via lo Scudetto lo scorso anno, nel momento in cui Inzaghi aveva fatto capire che non sarebbe rimasto. Lì la squadra ha fatto capire che non era più unita. L'Inter ha una grande società guidata da Marotta e Ausilio, per il resto l'Inter e il Napoli mi sembrano molto più avanti. Al Milan Allegri con Tare hanno messo in ombra Ibra, e forse è un bene. La Roma è un punto interrogativo".
Come valuta David?
"Il campionato italiano è molto più complesso di quello francese, l'ho visto molto bene nelle coppe, non credo avrà difficoltà. Bisogna vedere però che squadra gli si costruisce intorno".