SI CHIUDE UN'ERA...

18.01.2023 00:05 di Massimo Pavan Twitter:    vedi letture
SI CHIUDE UN'ERA...
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Il cda di oggi, chiuderà ufficialmente un'era quella legata ad Andrea Agnelli. Possiamo dire tutto, ma non credo che nessuno si possa lamentare di quanto fatto dal Presidente bianconero nel periodo di sua presidenza. Ha saputo scegliere le persone giuste, vincere nove scudetti, andare due volte in finale di Champions, cosa che vedendo i bilanci delle squadre europee in futuro potrebbe essere un'utopia e regalare ai tifosi tanti trofei.

Siamo orgogliosi di aver potuto vivere e raccontare in questi anni le imprese della squadra condotta dal presidente. C'eravamo all'Olimpico quando la Juventus di DelNeri crollava dopo l'infortunio di Quagliarella, c'eravamo dopo quel settimo posto, c'eravamo all'inaugurazione dello Stadium, c'eravamo nelle notti della risalita nel primo scudetto e all'addio di Del Piero, c'eravamo con le prodezze di Tevez, nelle notti dei gol di Pogba e di Vidal, nella notte del secondo e terzo scudetto. Eravamo con la società quando Conte era stato messo al muro e c'eravamo anche se all'inizio con le pinze nei primi messi di Allegri, capace di partire forte e conquistare due finali di Champions.

Eravamo a Berlino, eravamo a Cardiff e poi con i 5 scudetti consecutivi, così come alla caduta in coppa con l'Ajax quella gara che fece male veramente in un anno in cui si poteva e forse doveva andare avanti.

C'eravamo con Sarri, con lo scetticismo ed il rispetto dell'uomo forse arrivato in una realtà non sua. E poi eravamo con Pirlo con la sua inesperienza ma anche entusiasmo, prima di vivere le difficoltà del ritorno di Massimiliano Allegri, un anno e mezzo di problemi conclusosi con le accuse mediatiche e gli attacchi degli ultimi mesi.

Il lavoro del Presidente è stato enorme, unico, ha scelto collaboratori capaci, a volte ha commesso forse qualche errore, ma chi non li fa? Ha voluto regalare ai bianconeri uno dei due campioni degli ultimi vent'anni ed il covid gli ha tolto 80 milioni buoni per aiutare il progetto.

Ha inseguito il sogno europeo e come tutti noi, lo ha sfiorato.

Ora finisce un'era, ne comincia un'altra di grande incertezza, in Italia bisognerà provare sempre a primeggiare, in Europa, ci vorranno i miracoli viste le potenze europee. 

Il nuovo cda ha grande responsabilità e un compito non semplice, nessuno a parte gli avversari, ama le Juventus che non vincono, nessuno si ricorda chi era presidente con Ranieri allenatore, o negli anni in cui non si vincevano trofei, se la nuova dirigenza vorrà essere ricordata dovrà puntare a mantenere la squadra in alto e tornare a vincere, scegliendo le persone giuste per farlo.

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