Esclusiva TJ

Rampulla gioca il derby della Mole: "Juve favorita, sarà intensa e imporrà il pressing. Spalletti capobranco, non passerà con la difesa a quattro..."

Rampulla gioca il derby della Mole: "Juve favorita, sarà intensa e imporrà il pressing. Spalletti capobranco, non passerà con la difesa a quattro..."TuttoJuve.com
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 13:30Primo piano
di Mirko Di Natale

"L'esonero di Tudor ha portato una scossa, è stata più una reazione nervosa-emozionale che tecnico-tattica. Anche perché Spalletti ha avuto poco tempo e in genere ci vuol sempre un po' di tempo prima di incidere a livello tattico. Bisognerà dargli chiaramente un po' di tempo per permettere alla squadra di memorizzare i suoi schemi e il suo modo di giocare". Pensieri e parole di Michelangelo Rampulla, ex estremo difensore e allenatore dei portieri bianconero, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha analizzato gli ultimi avvicendamenti in casa Juve e non solo:

Quindi al primo impatto, al di là dei risultati e della reazione, cosa è davvero cambiato dall'arrivo di Spalletti?

"Risponderò a livello individuale partendo da Dusan Vlahovic e questa sua grande voglia di riscatto. Spalletti, sicuramente, avrà parlato con lui e chiarito il suo ruolo di punta centrale inamovibile. A me sembra che il serbo abbia ora più dinamismo e intraprendenza. Credo che sia questo il diktat del tecnico toscano, ovvero di parlare con i singoli dei concetti di squadra".

Ti aspetti che schiererà la difesa a 4 una volta terminata la prossima sosta?

"Ogni allenatore ha il suo modo di giocare, ma una volta che subentri è chiaro che devi anche guardare le caratteristiche dei calciatori a tua disposizione. Per me può confermare la difesa a tre, non penso che possa avere i giocatori per giocare con un altro modulo".

Magari i giocatori per giocare con quattro difensori glieli prenderanno in inverno, no?

"Quello è un discorso che valuterà la società, poi è chiaro che ci vorrà del tempo. L'importante, ora, è non perdere troppo distacco dalle prime posizioni".

Poche volte, nella storia della Juve, è stato cambiato l'allenatore in corsa. E mai a ottobre. Al di là di questo, c'è fiducia da parte tua sul nuovo corso Spalletti e per come finirà la stagione?

"Onestamente sì, poi l'esperienza maturata da Spalletti nel corso della sua carriera può incidere su certi giocatori. Lui ha un peso ben specifico, può essere il capobranco da seguire. E quindi molte sue decisioni, agli occhi di giocatori un po' timorosi, possono essere più accettate rispetto a quelle di un giovane allenatore come lo era Ancelotti nella mia Juve. Igor, a livello tattico, è un buonissimo tecnico, ma non è ancora così esperto".

Abbiamo parlato prima di Vlahovic, chi altro ti ha stupito?

"Sicuramente Koopmeiners, che ha giocato molto bene nel ruolo di centrale difensivo. Per chi ambisce a impostare il gioco, è sicuramente un vantaggio avere dei piedi buoni dietro. Ha sicuramente più spazio per impostare col suo piede, ma per me perde qualcosa a livello tecnico. Può andare bene, a mio parere, solo in caso di bisogno".

Quindi lo vedresti meglio come mezz'ala, mi pare di capire.

"Io lo affrontai diverse volte con la Salernitana e ricordo un giocatore devastante a centrocampo".

Giochiamo il derby della Mole, come leggiamo Juve-Torino?

"E' una partita che esula sempre da qualsiasi pronostico, è una stracittadina sempre molto sentita e le motivazioni sono tante da ambedue le parti. I valori tecnici possono essere pareggiati. Il pronostico è aperto, ma la Juve parte favorita".

Che partita ti aspetti dalla Juventus?

"Mi aspetto una Juve di grande intensità e capace di imporre un pressing molto alto. Sarebbe importante farlo e sfruttare Vlahovic con la sua profondità, visto che è in grande condizione. L'ho vista con lo Sporting e al di là del primo quarto d'ora, per me ha giocato bene contro una squadra molto tecnica".

Il Torino, invece, come si presenterà allo Stadium?

"Per i granata sarà sempre la partita dell'anno, mi aspetto che faranno una buona gara e metteranno in scena l'orgoglio. Però tutto dipenderà sempre dalla qualità che farà vedere la Juventus".

Prima parlavi di valori tecnici che potrebbero esser pareggiati, in effetti ricordo la doppia sfida del 2001-2002 (3-3 all'andata e 2-2 al ritorno) folle.

"Ci furono anche quelli persi nel 1994/95 sia all'andata e sia al ritorno. Ma io infatti dico sempre che preferisco perdere i derby e vincere i campionati".

Può essere il derby di Kenan Yildiz? Ci vorrebbe il numero 10 in grado di decidere la stracittadina.

"Sono sempre partite particolari, qui chiunque potrebbe essere decisivo. Non c'è solo Yildiz, ma volendo anche Vlahovic o Locatelli".

Di Gregorio, infine, è stato un po' messo in discussione dai tifosi e indicato come uno dei capri espiatori per i risultati che non arrivavano. Tu come lo stai vedendo?

"Di Gregorio sta facendo il suo, poi i gol si prendono. Se non li subisse, sarebbe Superman (sorride ndr). Credo che stia facendo il suo dovere, poi per me il portiere deve essere affidabile e costante senza troppi alti o bassi. Ricorderò sempre Dino Zoff che mi disse di non esaltarmi per le belle parate e di non buttarmi giù per gli errori".

Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.