PLUSVALENZE, ECCO PERCHÉ NON SI PUÒ DETERMINARE IL VALORE, CHI LO FA E’ IN MALAFEDE! E SU ROVELLA...

La Procura FIGC ha chiesto una inibizione di 12 mesi per il presidente della Juventus Andrea Agnelli e una multa di 800mila euro al club bianconero per l’indagine sulle plusvalenze, nel processo davanti al Tribunale Federale iniziato oggi. Tra gli altri dirigenti bianconeri, per Paratici, firmatario di 32 contratti con valutazioni giudicate gonfiate, siano stati chiesti 16 mesi e 10 giorni di inibizione, per Cherubini 6 mesi e 20 giorni, per Nedved e Arrivabene 8 mesi.
Aspettiamo la difesa della società bianconera e successivamente la sentenza ed i relativi e successivi gradi di giudizio, ma tutta questa vicenda, che al massimo potrebbe portare ad una multa non convince.
Non convincono le contestazioni fatte sulle valutazioni dei calciatori ed in particolare sui giovani perchè ogni società deve essere libera di fare un investimento e se ritiene che un giovane vale molto o può valere molto in prospettiva è giusto farlo.
L'esempio spesso contestato è quello relativo a Niccolò Rovella, definito da molti, il futuro del calcio italiano, il nuovo che avanza, il punto di riferimento della Nazionale Under 21. Nicolò Rovella e’ stato acquisito per 18 milioni di euro, con quel valore incrementabile di ulteriori 20 milioni “al maturare di determinate condizioni per un valore totale di 38 milioni. Allora forse quel costo poteva sembrare importante ma oggi non è poi così e si tratta di un investimento che con il tempo ha un grande senso.
INVESTIMENTO - Oggi Rovella vale almeno 30 milioni viste età e prospettive e quel valore non è e non deve essere messo in discussione.
Chi può oggi contestare quel valore? E se parliamo di Akè, per esempio, com'è possibile farlo? Un ultimo esempio, Mavididi venduto dalla Juventus per 7 milioni oggi ha un valore di 20, poteva essere messo allora addirittura con quel valore se si pensava in ottica di investimento.
Insomma, il giocatore andrebbe inserito al valore al presente o a quello di prospettiva? Sono logiche finanziarie francamente non contestabili sia nell'uno che nell'altro caso.