Nesti: "Pro memoria sul mercato della Juve"

Il giornalista Carlo Nesti, ha analizzato il mercato bianconero su Nesti Channel. Ecco il suo pensiero: "
"Cari amici,
ho voluto preparare un "pro memoria" sugli aspetti principali, che occorre ricordare, sul mercato della Juve. Lo sottopongo al vostro giudizio.
L'ANALISI
Exor è una holding controllata dalle famiglie Agnelli-Elkann, proprietarie del 65 per 100 della Juventus. La società bianconera pesa, nel portafoglio, per appena il 3,4%, e cioè, apparentemente, poco. Inoltre, il brand Juventus resta un affare, con 250 milioni di simpatizzanti/clienti nel mondo (cifre da Google). In questo senso, il brand stesso dovrebbe pesare almeno quanto il brand Ferrari, ed essere rivalorizzato
Però, John Elkann non è appassionato di calcio, nella misura in cui lo era il nonno, e, prima o dopo, deve rispondere al vari rami della famiglia, e ai soci. Oltretutto, è difficile dar torto a chi ti ha finanziato, dal 2021, per 900 milioni di Euro. Certo: si può obiettare che questi soldi sono finiti, nel dopo-Marotta, nelle mani sbagliate, proprio per colpa di chi ha scelto le persone, ma non si può tornare indietro.
Un anno fa, con Giuntoli, i capitali c'erano, ma sappiamo come è andata: 200 milioni in acquisti, dei quali sono salvabili solo Di Gregorio e Thuram. Adesso, invece, i “rubinetti” di Exor sono stati chiusi, e la Juve è in autogestione: prima vendere, e poi comprare. Capitò anche con Moggi, Giraudo e Bettega, vedi il caso della cessione di Zidane, per comprare Buffon, Thuram e Nedved. Tuttavia, esistevano ben altre competenze, ben altro potere, ben altri giocatori, e meno concorrenza estera (vedi Inghilterra e Arabia Saudita).
Siccome, a circa 20 giorni dall'inizio del campionato, su una decina giocatori da vendere, ne sono stati ceduti appena 2, è ovvio delineare uno scenario non esaltante. Una legittima speranza è legata al fatto di non ripetere le 250 giornate di assenza, accumulate dagli infortunati. Così, almeno, potremo capire quanto valgono, sul serio, certi elementi, pagati a peso d'oro, perché è certo che fattori psico-fisici hanno pesato sull'intera annata.
Attualmente, nella formazione-tipo, appaiono ben 9 elementi della scorsa stagione, e sarebbe importante, da parte di Tudor, una maggiore variabilità di moduli tattici. Si può immaginare questo 3-4-2-1: Di Gregorio - Gatti, Bremer, Kalulu - Joao Mario, Locatelli, Thuram, Cambiaso - Conceicao, Yildiz - David. Questa squadra può essere competitiva, a livello di primi 4 posti, in campo nazionale, perché, bene o male, lo è stata nello scorso campionato, in condizioni di assoluta emergenza. Molto più complicato, invece, sarà emergere, in chiave europea".