Un mese alla fine del mercato, troppi fronti per avere sempre soddisfazione

Primo agosto, primo settembre. Un mese esatto alla fine del calciomercato. Con Damien Comolli che deve districare troppi fronti per avere sempre soddisfazione. Mettiamo il caso più eclatante, quello di Dusan Vlahovic, messo praticamente sul mercato nella giornata di ieri. Il Milan sta avendo contatti con la Juventus, ma è chiaro che non ci potrà essere grande contrattazione: un'offerta importante sarà presa in considerazione, probabilmente sarà necessario pagare una buonuscita.
Poi Timothy Weah. Perché lo statunitense vuole sì andare all'Olympique Marsiglia, ma non c'è ancora la proposta giusta. Servono 20 milioni di euro, a titolo definitivo. Questo perché c'è poi l'idea di puntare su Nahuel Molina dell'Atletico Madrid, valutato 25 milioni. E forse Tudor non crede che una sua cessione possa essere la scelta corretta, a meno che non arrivi uno più forte.
Douglas Luiz non ha un'offerta a titolo definitivo. Il brasiliano vale 40 milioni - almeno a bilancio - ma ci sono solo proposte di prestito con diritto di riscatto. Tiago Djalò è un esubero praticamente da quando è arrivato, Arthur ha un ingaggio inferiore rispetto a un anno fa, da 3,7 milioni di euro all'anno, ma solo il Besiktas si è fatto avanti.
Infine Nico Gonzalez, quello che sbloccherebbe Jadon Sancho. Oramai il condizionale è d'obbligo perché tutto si muove come un domino, soprattutto intorno alla situazione di Lookman con l'Inter che potrebbe virare sull'argentino qualora l'Atalanta non aprisse all'addio.