Juve, serve un cambio di mentalità, rispetto arbitrale: un problema ancora aperto

Juventus: serve un cambio di mentalità per puntare in alto

Se la Juventus vuole davvero tornare a competere ai massimi livelli, deve necessariamente cambiare mentalità e concezione di calcio. La squadra bianconera deve aumentare l’intensità di gioco, migliorare la precisione sotto porta e, soprattutto, tornare a segnare.

Non si può tirare 22 volte verso la porta, come accaduto nelle ultime partite contro Sporting Lisbona e Torino, senza riuscire a realizzare nemmeno un gol. Anche contro l’Atalanta, con Carnesecchi protagonista, si è visto lo stesso problema: tanta costruzione, ma poca concretezza.

Se l’obiettivo è puntare in alto in Serie A e in Europa, la Juventus deve crescere in personalità e convinzione, migliorando in ogni aspetto del gioco. Contro il Torino sarebbe bastato un gol nel finale per cambiare il risultato, ma manca ancora quella scintilla decisiva che può fare la differenza tra una buona squadra e una vincente.

Juventus e rispetto arbitrale: un problema ancora aperto

Un altro tema fondamentale riguarda il rispetto arbitrale. Ci sono episodi in area di rigore che, in altri casi o per altre squadre, vengono sanzionati con un calcio di rigore. Con la Juventus, invece, questi episodi passano spesso inosservati.

Anche la gestione dei minuti di recupero continua a far discutere. Se vengono assegnati 7 o 8 minuti, devono essere giocati tutti, senza “tagliarli” arbitrariamente. Ogni secondo può essere determinante, specialmente in partite bloccate come il derby con il Torino.

Inoltre, come si è visto proprio nel derby, non è accettabile che una squadra resti a terra più volte per spezzare il ritmo, facendo perdere minuti preziosi di gioco effettivo. Sono dettagli, certo, ma dettagli che contano, e che alla lunga fanno la differenza tra vincere e restare fermi.

@pavanmassimo YT TASTIERA VELENOSA