Juve, quando il risultato non conta ma può rovinarti una stagione

Al Barcellona ieri sera bastava un pareggio per assicurarsi il passaggio agli ottavi, alla Juventus invece no, perchè lo Sporting, avendo vinto ad Atene con un sonoro 3-1 ora dista solo un punto in classifica. Tutto rimandato, ancora una volta. Tutto rimandato, come già capitato due anni fa, tra due settimane in casa dell'Olympiacos, quando vincere sarà davvero l'unica cosa che conta se non si vuole dire addio alla Champions. Lo 0-0 di ieri sera non ha regalato particolari emozioni, sia sponda blaugrana che bianconera, ma appunto, perchè agli ospiti un punto sarebbe bastato e avanzato per approdare agli ottavi senza particolari patimenti. Si spiega cosi anche l'esclusione dal 1' di Leo Messi dall'11 titolare, decisione che ha mandato in tilt più i giornalisti spagnoli che la squadra stessa. Reti inviolate quindi all'Allianz Stadium, in una partita che doveva segnare il riscatto dopo il pessimo risultato di Marassi. Doveva essere la partita di alcuni singoli in particolare, la partita di Dybala e Higuain, della difesa a 3 scelta da Allegri vista l'assenza di Chiellini e di Alex Sandro, ancora troppo poco incisivo per i suoi standard.

Tra tutti è stata in particolare la serata del numero 10, il migliore in campo insieme a Benatia. Ci ha provato sempre e quasi sempre solo lui. A pochi minuti dalla fine solo la manona di Ter Stegen gli toglie da gioia del gol a distanza di 7 mesi. Tutto diverso invece per Higuain, non nella sua serata ideale, così come per Alex Sandro e Cuadrado, i peggiori in assoluto. "Dai ragazzi non mollate" è stato il coro più gettonato dai tifosi sugli spalti, tifosi difficilmente abituati a soffrire cosi tra campionato e Europa, tanto da emettere anche qualche fischio. La gara col Barcellona doveva rimettere in piedi la Juve anche in ottica Serie A, non rimane che attendere per capire se da sola e senza aiuti potrà tornare ai livelli che la competono già da domenica col Crotone.