Focus stagione 2008/2009, quando gli errori a favore erano ben accetti...

Nonostante la gravità degli errori dell’arbitro Tagliavento sul fuorigioco di Asamoah in occasione del gol di Vidal e della mancata espulsione di Liechtsteiner, certi commenti del pubblico di fede interista sui “favori” alla Juve danno parecchio fastidio per una società che ha già pagato abbastanza. Si può capire il campanilismo, ma, non parlare di errori, dopo essere stati costretti a scendere negli inferi della serie cadetta ed aver assistito alla prescrizione dell’Inter per l’accusa di illecito sportivo, è un po’ troppo.
Andando indietro negli anni, si può ricordare il popolo nerazzurro convinto ed aizzato nell’inverno del 2010 (subito dopo il derby vinto per 2 a 0 in 9 contro 11) dalla teoria del complotto di Paolillo, che sosteneva: «Qualcosa non va… Si vuole riaprire il campionato in modo non troppo leale»; o ancora meglio lo scorso autunno, dove, dopo qualche penalty dubbio fischiato nei primi match di Serie A, in particolare quelli contro Napoli ed Atalanta, la coppia Ranieri-Moratti cominciò a fare serpeggiare dubbi sull’ipotetica presenza di un progetto anti-Inter. Peccato che i due avessero dimenticato quanti episodi (e non favori) favorirono la Beneamata nella stagione 2007/2008 (scudetto vinto solo all’ultima giornata sulla Roma), quando il club di corso Vittorio Emanuele inanellò una serie di vittorie aiutate da clamorosi errori arbitrali, soprattutto nei match contro: Empoli, Parma, Reggina e Catania.
Ma la stagione 2008/2009 non fu da meno, con il “Biscione” che terminò l’annata senza rigori a sfavore. Già alla prima giornata contro la Sampdoria, partita terminata 1 a 1, Ibrahimovic segnò dopo aver controllato con il braccio ed ai blucerchiati venne negato un penalty limpidissimo per una “parata” di Zanetti in piena area dopo un colpo di testa di un giocatore doriano. Arriva la decima giornata e l’Inter affronta la Reggina al Granillo.
Corradi se ne va solo e viene atterrato da Ivan Cordoba, per l’arbitro fu fallo subito dal colombiano (che poi realizzerà a tempo scaduto la rete della vittoria), ma il replay sembra dire il contrario. Non si dimentichino neanche il bellissimo tocco sotto di Maicon che il 20/12/2008 consegnò alla Beneamata la vittoria per 2 a 1 a Siena, con il brasiliano che si trovava aldilà della linea dei difensori avversari insieme ad altri 4 suoi compagni, ed il gol segnato con il braccio da Adriano alla ventiquattresima giornata nel derby vinto con il medesimo risultato e che vide la mancata assegnazione di un penalty ai rossoneri per una plateale trattenuta di Chivu ai danni di Inzaghi. Qualche giorno dopo i ragazzi di Mourinho affrontarono il Bologna al “Dall’Ara” ed anche qui Adriano si servì del suo avambraccio per servire a Cambiasso l’assist per il punto del vantaggio. Ma clamorose furono anche le sviste sui mancati rigori assegnati sempre nel girone di ritorno a Udinese e Chievo, rispettivamente per l’atterramento di Quagliarella dopo l’uscita di Julio Cesar e per la plateale spinta di Cruz ai danni di un calciatore della società veronese.
Proseguendo, alla fine del 2009, secondo i dati dell’Osservatorio sugli Errori Arbitrali nel Calcio di VirtualClass, in collaborazione con Adiconsum, gli stessi meneghini avrebbero dovuto terminare il campionato con ben 11 punti in meno rispetto a quelle realmente conquistati; mentre lo scorso anno si sarebbero dovuti classificare ottavi, ad una distanza siderale da Juve e Milan, che a loro volta avrebbero dovuto avere 7 lunghezze in più.
Chiedere più attenzione da parte degli arbitri è un diritto ed un dovere, ma guardare al proprio recente passato prima di vedere complotti sarebbe una cosa davvero saggia, soprattutto se riguarda un club che ha pagato abbondantemente.