Barilla' a RBN: "La Juve vuole sterzare. Perché la conferma di Tudor. Conte? Non sono sorpreso"

Juve al lavoro in vista del Mondiale per Club. Si intensificano i colloqui con il Psg per prolungare il prestito di Kolo Muani. Jonathan David resta un obiettivo molto concreto. Intanto dal ritiro della Nazionale, Tonali si toglie dal mercato. Comolli e Chiellini continuano la ricerca del ds, con Massara sempre tra i favoriti, come capo scouting invece pare vicino Bezhani. Salvo ripensamenti, Tudor è confermato anche per la prossima stagione, non si placa la discussione sul mancato ritorno di Conte, quando sembrava ad un passo. Questi ed altri argomenti sono contenuti nell'intervento, in ESCLUSIVA a Fuori di Juve, di Antonio Barillà. 

Il giornalista de La Stampa va in controcorrente rispetto a chi parla di confusione in questa fase della Juve: "Da sempre abbiamo avuto la memoria corta. in particolare quando parliamo di alcuni percorsi. Si parla di panchina da assegnare ad un top allenatore. Quando Conte arrivò alla Juve aveva solo 8 panchine nella massima Serie, Trapattoni una breve esperienza nel Milan, Lippi aveva guidato Atalanta, cesena e il Napoli che allora non era quello di adesso. Eppure i tre di cui sopra hanno fatto la storia del club bianconero. Quindi per saper gestire un gruppo di giocatori e dargli una disciplina tattica, non è indispensabile avere un curriculum in cui figura un determinato tipo di percorso. Se non è possibile prendere uno di spessore, giusto resti Tudor. Il croato conosce l'ambiente, ha feeling con i giocatori, comunque ha una base. Rispetto al discorso societario, non concordo con chi parla di confusione. Interrompere un progetto e ripartire con idee chiare corrisponde alla volontà di cambiare rotta rispetto alla situazione attuale. Sarebbe stato peggio non intervenire". 

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