esclusiva tj

Raffaele Alcibiade: "La Juve mi ha cresciuto, ho rischiato di rimanere in prima squadra. Col Pescara sfida da Davide contro Golia. E sul gioco..."

16.11.2016 11:20 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Raffaele Alcibiade: "La Juve mi ha cresciuto, ho rischiato di rimanere in prima squadra. Col Pescara sfida da Davide contro Golia. E sul gioco..."
TuttoJuve.com
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com

La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida tra Juventus e Pescara, il difensore della Paganese, Raffaele Alcibiade, per parlare dei bianconeri e non solo:

Buongiorno Raffaele, che ricordi hai della tua esperienza in bianconero?

"Ho giocato in bianconero dai giovanissimi nazionali fino alla prima squadra dove ho trascorso un mese ad allenarmi con loro. Ho rischiato anche di rimanere, poi la Juve dopo aver acquistato Rinaudo prese la decisione di mandarmi in prestito per giocare. Il ricordo che ho è molto positivo".

La stagione in cui hai rischiato di rimanere era quella del 2010-2011...

"Sì esatto, quella con mister Delneri in cui arrivarono Marotta e Paratici. In quella stagione feci il secondo ritiro con la prima squadra, stavo per restare ma alla fine mi mandarono a Pescara. Feci tutti i ritiri estivi con indosso questa maglia, le amichevoli e i tornei ma nessuna partita ufficiale".

Che ricordi hai di quel periodo li?

"Ho dei ricordi bellissimi di tante persone li alla Juve, poichè mi hanno cresciuto calcisticamente ed umanamente. Allenamento con Del Piero? Non è da tutti potersi allenare con dei grandi campioni, quindi oltre all'emozione ho avuto modo di crescere e osservandoli ho potuto apprendere il più possibile".

Mi parli di apprendimento, hai avuto modo di trarre qualche insegnamento dagli allora difensori bianconeri?

"Erano molto disponibili per qualsiasi spiegazione, mi hanno insegnato davvero molto".

Con quale compagno avevi più legato?

"Con Immobile c'era un bel rapporto, anche con Fausto Rossi e Pinsoglio. Del Piero, Amauri, Chiellini apprezzavano moltissimo il mio essere terra terra, la mia umiltà. Alla Juve c'è una mentalità differente rispetto a quelle attuali"

Che idea ti sei fatto di quella stagione sfortunata con Ciro Ferrara come allenatore?

"Forse è stato un po' un mix, dal cambio generazionale, al cambio di società e ai tanti giocatori a fine carriera. Fondamentalmente i calciatori per far bene c'erano, ma secondo me alla fine non si sono del tutto amalgamati".

Hai giocato in Primavera con Immobile, aveva già le qualità che si intravedono ora...

"Certo, quelle qualità si intravedevano subito".

A Pescara come andò?

"Fu il mio primo anno nei professionisti, ma sinceramente non ero ancora del tutto pronto. Giocai poche partite, ebbi comunque il modo di poter crescere e di poter apprendere. Quell'anno mi servì molto, perchè il passaggio dalle giovanili al professionismo non è affatto semplice. Era una serie b di livello, la vera cadetteria con squadre come Torino, Sampdoria, Bari, Siena; totalmente differente da quella attuale".

Juventus-Pescara, sarà Davide contro Golia?

"Un po' penso di sì, anche se onestamente sono rimasto sorpreso da questo percorso del Pescara. Hanno un bravo allenatore, ma è già la seconda volta che salendo in serie a non riesce ad imporsi. Può cambiare tutto da domani in poi, ma stanno trovando molte difficoltà. E' una bella tifoseria, mi spiace perchè la città merita la categoria".

La Juve come la vedi?

"Potrebbe fare molto di più. Ha una rosa e uno staff di prima fascia nel mondo, forse in campionato si accontentano un po' di più. Problema del gioco? Alcuni calciatori vengono da campionati diversi, in Italia il calcio è completamente diverso. Non è semplicissimo abituarsi, e rispetto alla Champions sono due calci molto differenti".

Citandomi la Champions, cosa pensi della squadra bianconera in Europa?

"E' molto dura, è tutta un'altra cosa soprattutto contro le false squadrette perchè si sono rinforzate molto e quindi non esistono più, in Champions League, le squadre materasso. Le partite diventano difficili, bisogna giocarle tutto al massimo e non è facile visti i numerosi impegni a cui i giocatori sono sottoposti".

Passando a te, come sta andando la tua avventura con la Paganese?

​"La mia avventura sta andando bene, siamo partiti un po' a rilento - mi sembra - per dei problemi burocratici avuti dalla società. L'ok definitivo per la Lega Pro c'è stato a fine agosto, il mercato è stato fatto tutto di fretta e abbiamo buttato via un po' di punti. Siamo partiti adesso, siamo a metà classifica e possiamo fare di più. Possiamo andare solo in discesa".

Ci sono giocatori importanti nella tua squadra...

"Sì, è una squadra che, sinceramente, è subito dietro alle prime quattro o cinque. Non abbiamo nulla da invidiare a nessuno".

Si ringraziano per la gentilezza e la cortesia l'addetto stampa della Paganese Calcio 1926, Lorenzo Ansaldi, e il difensore Raffaele Alcibiade.