Conte: "La Juve? Ringrazio Silvio Baldini che mi disse di propormi ad Agnelli. I 102 punti? Qualcosa di incredibile"

Intervenuto come protagonista del nuovo episodio di "Buffa Talks" su "Sky Sport", Antonio Conte, allenatore del Napoli, parla a lungo di come diventò allenatore della Juventus nell'estate del 2011: "La Juventus? Fu una scelta di Agnelli? Dietro c'è una storia particolare perché allenavo il Siena, avevo fatto Bari, Atalanta e ritornato al Siena, chiamato da Perinetti. Raggiungiamo l'obiettivo ma quell'anno c'era Delneri e la Juve non stava andando tanto bene. lo stavo rientrando a casa dal centro sportivo, la racconto perché particolare, mi arriva una telefonata di Silvio Baldini che adesso allena il Pescara. Con Adani erano venuti due settimane prima a vedere un allenamento mio a Siena. Non avevamo grande confidenza ma si era creata con lui e Adani una certa empatia. Mi saluta e senza dirmi nient'altro, mi dice: vuoi andare ad allenare la Juventus? lo rispondo: 'Si ma cosa c'entra?, lui mi disse: 'Fai come Guardiola, vai a parlare con Andrea Agnelli e diventi allenatore della Juventus: Il primo pensiero, chiusa la telefonata, pensai è matto in senso buono! Cosa mi ha suggerito? Pensai. Mi aveva però lasciato un tarlo in testa, che pensai: come faccio a raggiungere Agnelli? Andrea e anche Elkann erano due appassionati di calcio, venivano nello spogliatoio quando io giocavo a calcio alla Juve, stavano con noi nello spogliatoio e vivevano il pre-partita. Penso a Giraudo, lo chiamo e gli dico: 'Dottore, avrei piacere di parlare con Andrea Agnelli, mi piacerebbe salutarlo: Eravamo a fine campionato. Lui mi disse: 'Guarda Antonio, hanno deciso di confermare l'allenatore. Non ti assicuro niente!
Quindi mi metto l'anima in pace: andiamo in Serie A col Siena, un giorno ero a cena con mia moglie, trovo una telefonata di Giraudo: 'Ciao Antonio, come stai?, era Andrea Agnelli dal telefono di Giraudo! E mi dice che vorrebbe conoscermi perché è da tanto che non ci vediamo. Ci vediamo a Torino, giocavo col Novara e dopo la gara torno a Torino e vado a casa sua. E lui mi chiede del Siena, mi fa i complimenti per la Serie A. Poi mi dice: 'Volete comprare qualche giocatore da noi?! E dissi che non eravamo ai livelli, sorridendo. Ma mi fece pensare che non ero nelle idee della Juventus. Stiamo li a parlare 5 ore, poi viene anche sua moglie, ci salutiamo e son venuto a sapere che la moglie gli avevo chiesto chi fossi, lui aveva risposto: 'Sarà il futuro allenatore della Juventus. Quindi finisce che noi parliamo 5 ore, entro che non sono l'allenatore della Juve, esco che mi dice: 'il prossimo step è che ti faccio parlare con Marotta! Avevo toccato le corde giuste. Sapevo di cosa aveva bisogno la Juve in quel momento. Se io sono arrivato alla Juventus è per Silvio Baldini! Senza la sua telefonata, non mi sarei mai proposto. A volte succedono cose nella vita che ti cambia il destino, a me la telefonata di Baldini ha cambiato il destino. Altrimenti sarei rimasto a Siena. Invece vado alla Juventus e vinciamo subito e nasce una bellissima storia, per 9 anni consecutivi la Juve domina in Serie A coi primi 3 miei scudetti. Quei tre anni son stati incredibili: abbiamo vinto lo scudetto al primo anno da imbattuti, una cosa difficilissima. II Milan era la favorita con Ibrahimovic e Thiago Silva, Cassano, Robinho, Nesta, Gattuso e Ambrosini. Vinciamo da imbattuti, perdemmo solo la finale di Coppa Italia contro il Napoli e fu una annata in cui mettemmo le basi. lo ho fatto 3 anni e i 102 punti che sono qualcosa di incredibile. Da lì è partito tutto".