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Alessio Tacchinardi: "Juve sparita dopo la Supercoppa, suggerirei di rivedere i match con le milanesi. Tra Sarri e il gruppo c'è alchimia? E col Brescia..."

14.02.2020 13:15 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alessio Tacchinardi: "Juve sparita dopo la Supercoppa, suggerirei di rivedere i match con le milanesi. Tra Sarri e il gruppo c'è alchimia? E col Brescia..."
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista bianconero, Alessio Tacchinardi, per analizzare i temi della partita di ieri sera con il Milan e non solo:

Come hai giudicato la partita della Juve di San Siro?

"C'è qualcosa che non va, ieri è arrivata l'ennesima conferma. La Juventus ha offerto delle buonissime prestazioni fino a dicembre, poi è arrivata la Supercoppa persa in maniera brutta ed è sparita. Prima si vedeva la mano di Sarri, per più di un tempo c'era il bel gioco a differenza di oggi che fa un possesso di palla basso e Ronaldo non viene più servito a dovere. Il centrocampo quasi non vuole più rischiare la giocata".

Che tipo di spiegazione riesci a dare a questo momento?

"Non me lo so spiegare, lo spogliatoio forse saprà ma da fuori è difficile dire che cosa succede. Suggerirei alla squadra di rivedere entrambe le partite con le milanesi, perché rappresenta l'opposta fotografia del gioco bianconero: perché con l'Inter ha fatto una bellissima partita piena di verticalizzazioni e con il Milan c'è stata una involuzione? Ciò che mi stupisce di Sarri è che dice spesso 'cresceremo', ma è una convinzione oppure una speranza? Questa Juve è preoccupante, anche perché sta per cominciare la Champions a cui tutti teniamo. Deve tornare ad essere la squadra che è".

Credi che sia ancora una questione di modulo?

"No, non è più nemmeno quello. Forse è una pazzia, ma la Juve di oggi non è più felice e spensierata come quella di inizio stagione. Al contrario, è bloccata. Ho fiducia nei ragazzi e nella società che è rappresentata da persone serie e competenti come Nedved, Paratici, Andrea (Agnelli ndr). I bianconeri sono ancora in corsa per tutte le competizioni, ma questo dovrebbe essere il periodo in cui le gambe dovrebbero girare di più".

E sta accadendo il contrario.

"Sì, tornando al match con il Milan non è arrivata una buona prestazione. Ok c'era un altro rigore oltre quello fischiato, perché Rebic ha dato un cazzottone in faccia a Cuadrado, ma basta poco a questa Juve per accendersi. Sarri è stato preso per dominare le partite, perché questa squadra sta facendo così fatica? E' sparita la fluidità di gioco, la linea difensiva inizia a subir troppo gol soprattutto dai cross che arrivano dal fondo. Onestamente, dopo un inizio del genere, non mi aspettavo questa involuzione".

Credi che Sarri non abbia più il polso della situazione? C'è questa sensazione da parte tua?

"La Juve è un po' mondo a parte, quando arrivi ad allenare il club bianconero c'è un tipo di pressione diversa. In questo momento ho la sensazione che sia in difficoltà, non so se sia una cosa più grande di lui ma come dicevo la società è uno spettacolo. Hai tutto il necessario per essere aiutato. Più che altro mi domando quale è l'alchimia tra Sarri e il gruppo, quest'ultimo si sta divertendo poco. Il problema è tutto qui, quindi penso sia questa la giusta chiave di lettura. Io ero contento quando è stato annunciato il suo nome, il suo Napoli mi è sempre piaciuto per il gioco". 

Dunque col Brescia, a che tipo di partita assisteremo?

"Sarò allo Stadium, mi aspetto di rivedere la Juve di inizio stagione che era più leggera e più sbarazzina. E con un gioco, non come questo in cui un giocatore come Rabiot fa 30 passaggi indietro su 40. La squadra ha bisogno di riaccendersi, ha bisogno di acquisire nuovamente quella scioltezza a livello mentale e quella voglia di difendere anche il risultato un po' come faceva Mandzukic lo scorso anno. L'augurio è di rivederla pronta anche sotto l'aspetto fisico, il campionato quest'anno è molto combattuto e poi c'è l'obiettivo Champions".

Si ringrazia Alessio Tacchinardi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.