A MENTE FREDDA – Tecnico e squadra: chi di voi non ha peccato scagli la prima pietra

20.04.2024 16:00 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
A MENTE FREDDA –  Tecnico e squadra: chi di voi non ha peccato scagli la prima pietra
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La stagione della Juve ormai è assimilabile ad una via Crucis. Ma quasi certamente porterà alla Champions League. Un paradosso pensando alla marcia da retrocessione, certificata da dodici punti nelle ultime dodici gare (solo due le vittorie), condita peraltro da prestazioni inguardabili, imbarazzanti, tanto per usare un paio di aggettivi. Da circa tre mesi la squadra è sparita, crollata psicologicamente, tecnicamente deficitaria e tatticamente in stato confusionale. Primo responsabile ovviamente Allegri, timoniere di questa truppa. Numeri a parte, siamo di fronte ad una delle peggiori Juve della storia sotto ogni profilo. Purtroppo l'avventura bis di Max non è mai decollata realmente. Il tecnico livornese non è riuscito ad incidere, rispetto alla ricostruzione auspicata da tutti, in primis da chi l'ha fortemente rivoluto, cioè l'ex presidente Andrea Agnelli.

Da Allegri ai giocatori, in misura inferiore, ma altrettanto responsabili di questo film più nero che bianco. A Cagliari c'è stata la sagra dell'errore gratuito, da parte di diversi elementi. Parliamo di passaggi semplici, a poca distanza dal compagno. Come spesso è accaduto in questa stagione, siamo oltre il deficit tecnico, evidentemente la disconnessione dal contesto della gara è elevata, segno di fragilità mentale e poca personalità. Come detto, la qualificazione in Champions è vicina, anche per l'accesso della quinta squadra italiana. Tra tre giorni però c'è il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio. Si parte dal 2-0 ottenuto allo Stadium, quindi finale ipotecata. Sulla carta. Se non si cambia radicalmente atteggiamento, si va fuori. Sarebbe cosa buona e giusta alzare un trofeo dopo tre anni di astinenza, ma le premesse non sono delle migliori. Nel post Cagliari Allegri ha detto: “A metà gara dovevo cambiare tutti, anche me stesso”. Ecco, discorso da rinviare a fine stagione. Juve-Max siamo ai titoli di coda, ma serve un'analisi severa anche sui giocatori. Chi non è in grado di sopportare il peso di questa maglia alzi la mano e si faccia da parte.