A MENTE FREDDA - Pogba tra l'irritazione della Juve e i dubbi sul futuro

La pazienza della Juventus per la vicenda Pogba pare stia finendo. Il francese dovrà stare fermo per un periodo intorno al mese. Questa volta problema all'adduttore, accusato nel calciare un calcio di punizione durante l'allenamento. Già così la cosa suscita perplessità. Ancora di più ascoltando la risposta data a qualche tifoso speranzoso di ricevere un autografo o farsi un selfie con il suo idolo: “Non c'ho la testa, scusatemi”. L'impressione è di trovarsi su una strada senza uscita. Complice l'intervento al ginocchio e tutto ciò che ne è conseguito, finora il francese ha giocato solo 35 minuti, distribuiti tra derby e Roma. Per il resto una panchina con il Monza, tanta tribuna e qualche volta divano di casa. Altro che salto di qualità, siamo di fronte ad un giocatore in meno per Allegri che pure lo ha rivoluto fortemente. Così come lui ha risposato Madama, respingendo le lusinghe del Psg. 

La stagione di Pogba è una sorta di calvario misto a illusione. Spesso sembrava sul punto di rientrare e puntualmente è arrivato il rinvio. A mettere ulteriore benzina sul fuoco, la mancata convocazione contro il Friburgo all'andata per motivi disciplinari. Arrivo in ritardo al ritiro, la motivazione della società. Sembrava di essere tornati indietro alla prima esperienza, quando Paul almeno un paio di volte fu escluso dopo aver tardato all'allenamento. La Juventus, come già si è detto in precedenza, è stufa di questa vicenda che sta assumendo i contorni del grottesco. Pogba ha un contratto fino al 2026, guadagna oltre otto milioni netti a stagione, il costo in bilancio è di 10. La separazione sarebbe sanguinosa sotto il profilo economica. Ma se questo trend dovesse continuare, l'ipotesi addio a fine stagione sarebbe concreto.