POESIE BIANCONERE - Una Vecchia Signora di Sergio Baldeschi

Una Vecchia Signora
In quel mese di intensi profumi
c'era nell'aria qualcosa che cresceva,
non erano i grappoli delle ginestre
e nemmeno la neve del gelsomino,
ma semplicemente...
l'emofilia sportiva di un gioco.
Nelle frequenze del cielo,
ondeggiavano sferici alfabeti
e nel palmo della mia piccola mano,
vibravano gracchianti voci.
L'adrenalina di un transistor
disciolse il mio cuore
sulle verdi passerelle Antonelliane,
dove una Vecchia Signora
esibiva il suo funambolico fascino,
incantava le folle e per novanta minuti...
faceva esplodere le ugole a mezza Italia.
Non seppi resistere
a quell'angelo in casacca a strisce
e segretamente me n'innamorai.
Quella rosa senza spine
divenne la mia ossessione
e non solo... in seguito,
anche un giornale dai dolci petali,
distillò il suo polisemico nettare
sulle mie prestampate complicità.
Nell'agone della vita,
ci sono cose e persone
che ti seguono nel cammino
e non riesci a capirne il perché.
Da bambino t'inventi una passione,
credi sia solo il palpito di un momento,
ma poi la stessa emozione
te la ritrovi in tempi e luoghi diversi,
a giocare, a lottare al tuo fianco
la partita più lunga,
con la grinta... di una Vecchia Signora.
Baldeschi Sergio