Barillà a RBN: “I critici di Allegri riconoscano i suoi meriti. Arbitri e Var non all'altezza. Yildiz? Futuro da top”

09.01.2024 11:00 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
Barillà a RBN: “I critici di Allegri riconoscano i suoi meriti. Arbitri e Var non all'altezza. Yildiz? Futuro da top”
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I bianconeri hanno chiuso al secondo posto il girone d'andata, con soli due punti di ritardo dalla cima della classifica. Tanti i meriti di Allegri per aver tenuto compattato il gruppo, ma importante anche l'inserimento in società di Giuntoli. Vlahovic sembra ormai abbia superato la crisi, Yildiz sta confermando le sue grandi doti da futuro top player. Non si placano le polemiche legate ai gravi errori della squadra arbitrale, finora tutti in favore dell'Inter. Djalò del Lille sembra ad un passo. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Antonio Barillà de La Stampa che ha ricordato anche Franz Beckenbauer, uno dei miti del calcio mondiale, scomparso ieri all'età di 78 anni.

Questo il pensiero di Barillà su Beckenbauer: “Il Kaiser è stato sicuramente il più grande difensore in Germania e tra i più forti a livello planetario. Uno dei pochi che ha conquistato un Mondiale da giocatore e uno da tecnico, ha cambiato il ruolo del difensore, mixando solidità e eleganza. Nella partita del secolo tra Italia-Germania 4-3, indimenticabile l'immagine di questo giocatore sceso in campo per non abbandonare la squadra, malgrado il braccio bloccato per una lussazione. Riuscì anche in quelle condizioni ad essere importante, ma fortunatamente non fu sufficiente ad evitare la vittoria dell'Italia”. Rispetto alla Juve, Barilà utilizza un aggettivo: “Sorprendente. Nessuno avrebbe mai immaginato che a questo punto del campionato potesse essere a soli due punti dalla capolista Inter e davanti a Napoli e Milan, con la possibile di giocarsi lo scudetto. Nessuno avrebbe mai creduto a questo. Tutto ciò peraltro si sta verificando nonostante non sia stato fatto mercato, salvo l'acquisto di Weah. La Juve ha dovuto rinunciare a due campioni del mondo per abbassare il tetto ingaggi, oltre che a due leader come Bonucci e Cuadrado, per i noti motivi non ci sono Fagioli e Pogba. Tanti problemi che avrebbero steso chiunque, invece la squadra è lassù, unita e che non molla mai. Grandi meriti vanno ad Allegri e non solo”.

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