Nino Ori a RBN: "Scudetto vinto a 80 punti, chiunque poteva competere. Conte? Un allenatore vero"

Ancora qualche giorno e poi sarà ufficiale: i tifosi della Juventus sapranno in che modo etichettare questa stagione passata a vivere ogni tipo di emozione. Dall'euforia generale che aveva portato un cambio in panchina radicale come quello che era stato deciso dalla dirigenza, ai primi scetticismi complici dei pareggi di troppo, alle prime delusioni che hanno compreso l'eliminazione dalla Supercoppa, dalla Champions e dalla Coppa Italia, al sollievo dopo la vittoria sull'Inter, allo sconforto totale post sconfitte con Fiorentina e Atalanta. L'arrivo di Igor Tudor aveva ristabilito un pò di armonia, ma non è cosi semplice ristabilire l'ordine saltato oramai mesi e mesi fa. Questa squadra ricordando a com'è tutto iniziato quindi, poteva competere con le prime in classifica di adesso? Secondo Nino Ori, intervenuto durante RBN Cafè su Radiobianconera, eccome. "Vincono lo scudetto con 80 punti, chiunque poteva competere, erano anni che non capitava. E' stato un campionato accettabile come qualità del gioco che non rimarrà nella memoria, se non di chi lo vincerà ovviamente. Ho avuto la conferma del fatto che gli allenatori giochisti qui non funzionano, che l'Inter rimane la più forte di tutti anche se forse non vincerà il campionato.
Ho avuto la conferma che a Napoli hanno un allenatore vero, già un paio di anni fa lo scudetto vinto con Spalletti aveva visto andare via tanti giocatori e comunque vincere. Conte non ha avuto Osimehn anche se ha avuto Lukaku, a gennaio gli fanno fuori Kvara senza sostituirlo eppure è ad un passo dalla vittoria finale".
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