TJ - AGNELLI: "Aumento di capitale non necessario, ma chiesto per nuovi sviluppi". Paratici: "Plusvalenze? Fisiologiche, ma ci teniamo stretti i top"

Al termine dell'assemblea degli azionisti (qui il live della giornata), si tiene la consueta conferenza stampa. Tuttojuve.com ve la racconta in diretta.
Prende la parola il presidente Agnelli: "Solo due parole. Credo foste collegati con l'assemblea, quindi non mi dilungherei nel ripetere quanto detto. L'approvazione all'aumento di capitale da 300 milioni, ribadisco, ha come principali obiettivi il mantenimento della competitività sportivi, l'incremento dei ricavi operativi e la visibillità del brand Juventus e il consolidamento dell'equilibrio economico-finanziario. Quello che è importante, avendo qui con me il gruppo dirigente della Juventus, è sottolineare ancora di più il metodo Juventus, basato su tre aree interfunzionali una con l'altra: sportiva, commerciale e dei servizi. Quello che mi preme sottolineare è che questi sono tre dirigenti cresciuti all'interno della Juventus. E questo è un segnale ottimo. Mi fermerei qui, avete ascoltato il resto dell'assemblea e lascio a voi le parole, magari rimanendo il più possibile sul tema del giorno".
Domanda per Agnelli - Qual è il percorso che John Elkann le ha chiesto e quali sono state le sue promesse? E che senso ha il voto maggioritario?
Credo che in parte la risposta sia anche nella storia della società. Abbiamo ricordato come dal 30 giugno 2010 siamo passati da una capitalizzazione di 162 milioni a una di 1 miliardo e 470 milioni. Quindi l'azionista, me compreso, perché anche io sono azionista, è stato particolarmente soddisfatto del percorso intrapreso. Come abbiamo detto, evitiamo di dare dati previsionali, non gli diamo al mercato per motivi evidenti. Non vogliamo mettere informazioni sensibili sulla nostra strategia in mano ai competitor. Evidentemente il piano concordato è quello di un'ulteriore valorizzazione, ma è normale in una società quotata all'interno di un gruppo anch'esso quotato. Per quanto riguarda i voti maggiorati sono uno strumento che si sta utilizzando sempre di più e va a premiare la fedeltà degli azionisti.
Ha fatto riferimento a giovani e OTT, tutti temi che io dubito vengano affrontato in Lega. Quanto è difficile affrontare questi temi in un contesto come l'assemblea di Lega?
Agnelli: Io credo che le persona più adatta sia Giorgio da questo punto di vista perché partecipa lui alla commissione marketing e sono temi che vengono discussi. Ovviamente dipende dalla dimensione in cui uno si trova, se uno parlasse con Steven Zhang ci troverebbe allineati. Non sono temi prioritari per tutti, ma nel lungo periodo sono elementi di attenzione perché costruiscono una minaccia. Non sono altre forme di intrattenimento che ci minacciano oggi, ma tra 5 o 10 anni possono diventare concrete e distogliere risorse importanti nel modo in cui siamo abituati a vedere concretizzate certe cose, quindi con una centralizzazione di un pacchetto di diritti. Non mi pare una minaccia nei prossimi bandi, ma tra due o tre bandi senza correttivi lo diventeranno.
Ricci: "Per un club come il nostro, o comunque altri consapevoli che dallo sviluppo globale passa il successo, c'è la consapevolezza anche a livello di Lega che un percorso vada intrapreso. Per noi che quotidianamente competiamo su uno scenario globale, la conoscenza è maggiore, ma la cosa positiva è che a livello almeno di una parte della Lega che ha ambizioni di sviluppo globale c'è unità nel ritenere importante la comprensione di certe dinamiche come i diritti esteri e la valorizzazione del campionato. Cose che conosciamo e che negli ultimi anni hanno determinato il successo di altre leghe.
Domanda per Agnelli - Infantino ha annunciato il Mondiale per club, progetto che mi pare ti vedesse contrario. Un'entrata a gamba tesa mentre lei parlava di riforme dei calendari?
La FIFA ha approvato il progetto pilota del Mondiale per club sei mesi fa. E' stato tutto approvato nel consiglio di marzo di quest'anno e lo sapevamo e sta facendo il suo corso. Il tema non è essere d'accordo o meno, è che a giudizio dei club europei il principale elemento cui la FIFA dovrebbe lavorare è il calendario internazionale. Una volta stabilito quello, si può pensare di introdurre nuovi competizioni o sostituire competizioni, perché si parla di sostituire la Confederations Cup. Ci sono considerazioni da fare, ero al telefono con Peter Moore, ad del Liverpool, loro hanno Salah e Manè che vedrebbero la Coppa d'Africa shiftata di qualche settimana per consentire al Liverpool di non perderli. Si parla di metà luglio, i giocatori tornerebbero a metà settembre con le vacanze e la preparazione fisica il Liverpool vedrebbe i giocatori a metà ottobre. Prima di inserire altre competizioni bisogna valutare tutto. Il calendario internazionale è la prima cosa da concordare, poi si può discutere tutto il resto.
Qual è nel budget 2019/20 l'ipotesi del risultato della Juventus in Champions? Poi il rinnovo di sponsorizzazione con FCA e Jeep avviene in esclusiva o è aperto anche ad altri competitor? Un'altra cosa, l'anno scorso a questa assemblea ci avevate detto che non era necessario l'aumento di capitale, cosa è cambiato?
Re: "Nella stima del budget facciamo la stima dei risultati sportivi. Quest'anno abbiamo disputato come previsione gli ottavi di finale. Siamo conservativi".
Ricci: "Siamo al nono anno di sponsorizzazione con Jeep. La soddisfazione è massima lato nostro e lato Jeep. Un'importante parte del percorso di crescita l'abbiamo fatta insieme, nei reciproci business abbiamo ottenuto ottimi risultati e abbiamo dati che confortano come la sponsorizzazione abbia avuto un ruolo importante anche nella loro crescita. Questa premessa per dire che l'auspicio è che il rapporto di sponsorizzazione vada avanti. Come normale è un rapporto con scadenza, l'abbiamo rivisto nei valori e parzialmente in alcuni diritti, c'è ancora la parte relativa al futuro da affrontare. Al momento il discorso viene fatto in esclusiva con FCA e Jeep".
Agnelli: "La risposta sulla necessità dell'aumento di capitale era no e sarebbe no ancora oggi. Non è stata una necessità, ma un modo per un piano di sviluppo della società".
In questo contesto di sviluppo come si inserisce il cambio della linea tecnica? Possiamo definirlo un cambio culturale nel senso che non conta più solo vincere, ma come si vince?
Paratici: "Non è come si vince. I risultati di Allegri sono stati ottimi, e colgo anche io l'occasione per ringraziarlo per quanto ci ha dato in questi anni. Era giunto il momento di cambiare, 5 anni sono tanti nel calcio, eravamo soddisfatti, ma era il momento di cambiare per dare stimoli nuovi all'ambiente, ai calciatori, a tutti. Solo questo, nessun punto di rottura".
Mi ha colpito una riflessione di uno degli azionisti che diceva "Ci siamo sentiti lasciati soli dopo Last Banner". E' una riflessione anche del presidente?
Agnelli: "Noi ci sentiamo sempre soli".
Ci ha elencato il fatturato record di quest'anno, raggiunto anche grazie a Ronaldo. Con questo fatturato e questa volontà di continuare a crescere, è ipotizzabile un'altra operazione del genere in termini di importo?
Nedved: "Siamo sempre pronti a cogliere ogni opportunità. Parlavamo di sviluppo e vogliamo svilupparci su tutti i fronti, soprattutto quello sportivo perché è parte trainante della società. E con questo penso di aver detto tutto".
Ha parlato di FFP durante l'assemblea, c'è qualche rischio nei prossimi anni?
Agnelli: "L'anno prossimo no, il rispetto del FFP è un obiettivo prioritario. Non ci sono problemi, non ce ne saranno e lavoreremo perché non ce ne siano mai".
Una precisazione su quanto avvenuto sul caso Demiral?
Nedved: "Non credo servano precisazioni. Sono tato molto chiaro, ho affrontato il giocatore appena tornato dalla Nazionale, ci siamo visti con il capo della comunicazione Claudio Albanese, è quello che ho raccontato agli azionisti. Nessuna precisazione".
Da due o tre anni è forte l'incidenza delle plusvalenze sul vostro bilancio. E' un metodo passeggero o qual è il peso sul bilancio complessivo che ritenete corretto?
Agnelli: "E' talmente cresciuto il mercato dei trasferimenti, che se vado a vedere il bilancio del Barcellona, al suo interno prevedono 140 milioni di euro di plusvalenze. C'è un livello alla voce del ricavo dei trasferimenti dei giocatori che è fisiologico. Se poi pensiamo a cessioni come quelle di Pogba non sono fisiologici, ma una cifra fisiologica esiste ed è conseguenza del mercato in cui siamo".
Paratici: "C'è un numero normale, che è l'attività normale di calciomercato e poi ci sono le operazioni straordinarie stile Pogba. Poi se andiamo a guardare la nostra storia negli ultimi 10 anni abbiamo sempre cercato di mantenere i nostri giocatori migliori. Ne abbiamo venduti solo due di quelli al top, Vidal e Pogba, il terzo era Bonucci che abbiamo ricomprato. Gli altri erano calciatori non proprio titolarissimi. Importanti per noi, ma non tra i top che abbiamo sempre cercato di mantenere nella nostra rosa per continuità".
Agnelli: "Avete rivolto quasi tutte le domande a me e le ho smistate io. Quando dico che questa è una squadra e oggi ho in prima linea i responsabili della Juventus, io do a loro la possibilità di rispondere su quella che è la loro area di competenza. Credo sia giusto così".