Puntare il dito contro gli uomini mercato della Juventus è un errore: hanno accontentato in tutto e per tutto Allegri, il tecnico scelto da Agnelli. Tattica, gioco, tenuta, reazioni: dal tecnico per ora solo missioni fallite

Nato il 5 maggio 1985, è inviato di Tuttomercatoweb. In RAI con 90° Minuto, Calcio Totale e Notte Azzurra, ha collaborato con Rai Sport, col Il Messaggero e con Radio Sportiva
20.09.2022 00:01 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
Puntare il dito contro gli uomini mercato della Juventus è un errore: hanno accontentato in tutto e per tutto Allegri, il tecnico scelto da Agnelli. Tattica, gioco, tenuta, reazioni: dal tecnico per ora solo missioni fallite
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L'analisi che urge fare a freddo di una situazione delicata, che pare sprofondare nei mari oscuri del fallimento, deve essere ad ampio raggio. I protagonisti della vicenda: Andrea Agnelli, deus ex machina del progetto Juventus, l'uomo che ha scelto il ritorno di Massimiliano Allegri, che nel 2018 divise la società in tre comparti tra Paratici, Ricci e Re salvo poi non aver nessuno dei tre a capo solo quattro anni dopo. Che ha voluto in primis Cristiano Ronaldo e che ha lanciato il progetto Superlega. Poi Federico Cherubini e il suo staff di mercato, contro i quali in molti puntano il dito in queste ore. Poi Massimiliano Allegri, del quale parleremo tra poco, tra compiti, colpe e alibi.

Le colpe di Agnelli e Arrivabene

Andrea Agnelli ha scelto di ristrutturare la Juventus, con John Elkann che gli ha affiancato un nuovo CEO come Maurizio Arrivabene. Subito il giudizio sull'uomo dei conti: la mission sulla ristrutturazione del bilancio procede, grazie anche e soprattutto all'aumento di capitale. Però dovrebbe capire che la gestione comunicativa di un club di calcio non è quella di un team di Formula 1. Il cellulare di un tifoso all'uscita di un pranzo equivale a una telecamera accesa della BBC o della RAI: ogni parola va pesata, soppesata e calibrata. L'uscita su Allegri è un disastro sotto ogni aspetto. Poi quelle di Agnelli: il contratto quadriennale, la carta bianca sul mercato, l'aver evitato di vederlo al Real Madrid sono tutte scelte sue. Come quella di non riprendere Antonio Conte, che il duo Paratici-Nedved aveva proposto allo stesso Presidente. Meglio un altro tipo di ritorno al passato, solo che adesso il contratto di Allegri tiene in scacco il club, a meno che non opti per un esonero e per una soluzione interna alla Montero in attesa di trovare buonuscite nella prossima estate. Per adesso, una scelta fallimentare da parte della Presidenza.

Le colpe della dirigenza

Che risponde al nome di Federico Cherubini e dei suoi uomini, Matteo Tognozzi e Giovanni Manna su tutti. Quali colpe? Una volta che lo scouting ha provato a scegliere un nome importante dall'estero perché convinto delle sue potenzialità, Denis Zakaria, è stato accantonato dall'allenatore. Allegri ha di fatto carta bianca su gran parte delle scelte e delle bocciature. Serviva un centrale? La Juventus ha preso il migliore dell'ultima Serie A, Bremer. Servira un grande centrocampista? Paul Pogba. Un regista adatto al gioco di Allegri? Leandro Paredes. Un esterno che mettesse cross? Filip Kostic. Uno che accendesse la scintilla, anche lui come gli altri non giovane ma pronto subito? Angel Di Maria. Un vice-Vlahovic capace di giocarci insieme? Arkadiusz Milik. Non è riuscita ad accontentarlo su Alvaro Morata ma Moise Kean, per scelte errate di un'estate prima, è incedibile e lo stesso vale per Alex Sandro (e dunque per il suo sostituto) e Daniele Rugani causa maxi ingaggi. Cosa avrebbero dovuto fare di più?

Le colpe di Allegri

Cosa deve fare un allenatore? Dare un gioco alla squadra. Un'identità tattica. Una riconoscibilità. Tenerla sul pezzo per novanta minuti. Far sì che davanti alle difficoltà sappia reagire. Questo vale per tutte le squadre del mondo e, nel caso della Juventus, renderla padrona del campo, del gioco, dell'avversario, tecnicamente, tatticamente e psicologicamente. Qualcuno che legge queste modeste righe è in grado di ribattere alla teoria secondo cui Massimiliano Allegri stia fallendo sotto ogni aspetto? La Juventus è spenta, non ha gioco, fallisce ogni occasione, viene messa sotto dal PSG come dal Monza, ha giocatori che non sembrano motivati e disorganizzati. Nella stragrande maggioranza delle aziende lavorative, i dirigenti cambiano quando la situazione è questa. Ma non hanno 7 milioni all'anno più 2 di bonus a stagione per altre tre stagioni questa compresa.