LA LANTERNA VERDE - De Ligt, facciamo chiarezza… CR7, facciamo chiarezza…

31.10.2019 00:05 di Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - De Ligt, facciamo chiarezza… CR7, facciamo chiarezza…

Il mondo è variopinto, il mondo del calcio è surreale. Joker, potesse scegliere, andrebbe a nozze nel gozzovigliare nell’ambiente dei reali del pallone. Ognuno si sente in diritto di vomitare giudizi, chiunque ritiene di possedere il know out infinito dell’argomento pallonaro. Come il buon Thanos, a tanti basta uno schiocco di dita per decidere chi merita di continuare a giocare nel gotha del calcio e chi, invece, deve fare le valigie e trasferirsi nel girone dei dannati. I social danno potere… Credo di aver udito ogni possibile “pensiero” sull’ex prodigio dell’Ajax, diventato, per tanti, un pacco da rifilare a qualcun altro. “Sa solo giocare con le mani”, “Non sa difendere a uomo”, “Non sa difendere a zona”, “Non si trova con Bonucci”, “Non capisce l’italiano”, “Ha paura di giocare la palla”, “Ha troppa voglia di giocare la palla”, “Non conosce le regole del calcio”, “Il campionato olandese non si vede in TV, era scarso anche all’Ajax”, “E’ stato pagato troppo, si è montato la testa”… Potrei andare avanti all’infinito ma ci siamo capiti! Lungi da me pensare di avere la scienza infusa e la verità ancestrale. Eppure, la mia esperienza mi sussurra il termine “pazienza”. Condizionato dal film “Il professore e il pazzo”, (appena visto, consiglio a tutti), evidenzio come il termine “pazienza” derivi dal latino patientia, derivato di patĭens -entis ‘paziente’ •sec. XIII (non lo sapevo, frutto della ricerca). Ecco, io ho pazienza… Sono fiducioso sul fatto che, uno come de Ligt, alla fine, lascerà il segno. Non solo alla Juventus ma nel calcio mondiale. Non lo giudico e non lo farò per tanto tempo. Dovesse commettere anche 10, 20, 50 errori, non cambierò la mia percezione del ragazzo. L’ho osservato all’Allianz Stadium. E’ un predestinato, ha bisogno solo di tempo. E io non ho fretta… Attendo al varco tutti coloro che lo stanno massacrando.

Nel caso in cui sbocciasse in tutta la sua classe, mi impegno a buttare giù dal carro dei vincitori ogni “intenditore di materia calcistica” che ora lo spaccia per brocco ma che non avrebbe problemi a rimangiarsi tutto se la situazione dovesse cambiare in futuro. Me li sono segnati tutti i nomi dei “criticoni”… Vi osservo…
Spostiamo l’attenzione sul supereroe (essendo a Lucca Comics & Games mi sento “nella parte”). Contro il Lecce, è stato messo in naftalina a riposare la mente (impossibile arrestarne lo strapotere fisico, ha la palestra a casa). Senza la sua presenza sul terreno verde, la Juventus ha pareggiato. Colpa di Sarri che non l’ha schierato, colpa di Bernardeschi che ha preso il palo, colpa di de Ligt che ha fatto fallo di mano, colpa del Re che gestisce venti, temporali e risultati calcistici. Colpa di chi? Nessuno lo sa… Il quesito è: perché Cristiano Ronaldo tormenta così tanto l’animo di ogni sportivo? Non esiste una risposta semplice… Ci ho riflettuto bene ed ecco la mia diagnosi: credo che dipenda dal fascino magnetico che emana. De Sciglio, durante una recente intervista rilasciata a Calcio2000 (l’avete letta, vero?), mi ha confidato: “La prima volta che l’ho visto, sembrava camminasse sospeso nell’aria”. In effetti, appena citiamo il suo nome, qualcosa scatta, inconsciamente, nella nostra mente. Ne parlavo con gli amici di Radiobianconera. A quale altro giocatore verrebbe concesso il lusso di calciare le punizioni se, conti alla mano, non ne azzecca una neppure per caso? Forse solo all’altro marziano, Messi… Aggiungo: a quale altro giocatore è garantita la maglia da titolare a prescindere da tutto e tutti. Può anche sbagliare 1000 gol ma, in campo, lui ci va quando vuole, senza aspettare il benestare di nessuno, Sarri compreso. Se si ferma, è perché lo decide lui… Avete capito? E’ CR7, è lui a dettare legge, nel bene e nel male. Il mio “confidente spagnolo” mi ha sempre ribadito come, “… nessuno al Real Madrid si è mai permesso di discutere con lui di calcio”. E’ un mito, una leggenda e, come tale, si comporta. Onestamente, me lo tengo anche con quel vizio di calciare punizioni e lo accetto, in campo, anche quando è “stanco mentalmente”. Sapete perché? E’ un supereroe e, di questi tempi, è bello sapere che uno dei più potenti indossi la maglia bianconera…