LA JUVE IN GOL - CLAUDIO ZULIANI - La fine di Farsopoli

Dopo 17 anni, si chiude la vicenda denominata ufficialmente calciopoli che per noi resterà sempre “farsopoli”. La Juventus, tramite la nuova presidenza Ferrero, rinuncia alla richiesta al Consiglio di Stato di risarcimento da parte della Figc milionaria (oltre 400 milioni) e alla richiesta di annullamento di consegna omaggio di uno dei nostri scudetti alla squadra di Milano artatamente se ne è appropriata. È chiara a tutti la nuova via. Il distacco verso il filone della famiglia rappresentato da Andrea viene consacrato nel giro di pochi mesi e altrettante decisioni apicali. La Juventus, restando sempre convinta di aver operato nel giusto, rinuncia a qualsiasi battaglia politica. Si arrende e patteggia su Plusvalenze e manovre stipendi. Esce dal progetto Superlega ed ora la chicca finale. I motivi sono sempre gli stessi, sembra di capire: la mancanza di possibilità di ottenere la ragione dovuta e la voglia di mettersi alle spalle qualsiasi contenzioso con le istituzioni e ricominciare una nuova vita solo sul campo. Quello che sfugge alla nuova società, si ho scritto nuova società e non nuova dirigenza perché la porta sbattuta drasticamente in faccia ad Andrea ha portato alla creazione di una nuova società (non nuova proprietà) è che queste decisioni non porteranno al cambiamento di atteggiamento nei nostri confronti. Al contrario, consentiranno ai vari procuratori, giudici, collegi, presidenti federali o della Uefa, organi sportivi, ordinari, europei e mondiali di perseguire la Juve come capo espiatorio ogni qual volta ce ne sarà l’esigenza perché tanto noi ci accordiamo e non combattiamo fino alla fine.
Il City ha combattuto e si è fatto togliere dalla Uefa due anni di squalifica Champions, vincendola. Il Porto dello scandalo dei fischietti d’oro in Portogallo (allenatore Mourinho) non si è fatto mandare in serie B. Il PSG che ha combinato di tutto e di più dal punto di vista dei movimenti commerciali (fair play) e personali del suo presidente, ora se lo ritrova a capo dell’ECA al posto di Agnelli. Potremmo continuare con gli esempi all’infinito, potremmo scrivere pagine di un libro. Ma non conta più nulla. La strada è scritta. Restano solo Moggi e Giraudo a combattere per la nostra verità. Il 21 dicembre, intanto, arriverà la decisione sula Superlega, il resto si vedrà. Il tifoso della Juve può essere solo disorientato ed ha tutte le ragioni per esserlo.