IL SANTO DELLA DOMENICA - Sono finiti i tempi dell'ingordigia. Oggi la squadra si completa con un occhio al campo e uno al bilancio

07.08.2022 00:02 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Sono finiti i tempi dell'ingordigia. Oggi la squadra si completa con un occhio al campo e uno al bilancio
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Ci siamo, appena una settimana e scatterà il folle campionato deciso dai fautori del calcio del popolo, per permettere lo scandaloso mondiale invernale. Diciamolo subito, la Juve, se non completerà in questa settimana le operazioni di mercato, si presenterà in leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia. Inutile tornare sulla questione Pogba, la sfortuna ci ha messo lo zampino, e il giocatore ha deciso di “scommettere” su una terapia conservativa che ci auguriamo possa dare i migliori risultati possibili. Ma il punto non è solo qui: perchè a prescindere dal centrocampista francese, nel puzzle che Allegri sta cercando di mettere assieme, mancano ancora un esterno a sinistra, Kostic è in dirittura d’arrivo ma ancora gioca per il Francoforte, e un vice Vlahovic.

Questi sono due innesti dai quali non si può prescindere. In attacco la Juventus oggi è corta, anzi cortissima, e diventa davvero difficile, al momento, immaginare come si possa aumentare il bottino dei gol, risultato asfittico lo scorso anno. Certo, nel mercato dei sogni, ci sarebbe un terzino al posto di Alex Sandro, un difensore al posto di Rugani e perché no, un altro top a centrocampo. Ma questi sono i sogni, che difficilmente si trasformano in realtà. Bisogna invece fare i conti con una situazione in cui bisogna ancora riparare i danni commessi negli ultimi anni: Arthur, Ramsey( costato una rescissione con buona uscita) Il rinnovo di Sandro( finalmente vicino alla scadenza) gli ingaggi di Rugani e Rabiot. Questo per cercare di far capire che il lavoro per far quadrare il tutto non è semplice.

Sono finiti i tempi in cui si pagavano clausole da 30 e 90 milioni e ci si poteva permettere il lusso di pagare 31 milioni di ingaggio a Cristiano Ronaldo. Questo non vuol dire che la Juve sta a guardare, e lo dimostra il recente colpo Vlahovic, ma che semplicemente per acquistare giocatori di livello bisogna sacrificarne altri. Dico questo perché già immagino le lamentele e i rimpianti al primo gol di Dybala. Signori, oggi la Juve è questa, non più ingordigia ma riflessioni, colpi mirati e cessioni.

Piuttosto preoccupa ancora il capitolo infortuni. Non ci riferiamo a Pogba e neppure a Mckennie, ma per esempio a Cuadrado già in forse per l’amichevole di oggi. Preoccupa poi l’idea di affrontare il Sassuolo praticamente senza panchina, e quasi con 11 titolari contati.

La Juve parte per vincere come ogni anno, ma dobbiamo essere tutti consapevoli che la concorrenza si è rafforzata, vedi Roma, e che niente è scontato. Sulla carta, che al 7 agosto conta relativamente, gli uomini di Allegri partono per lottare per i primi 4 posti. Il mercato di queste settimane ci dirà forse qualcosa di più per provare ad individuare quale dei 4 posti può diventare il reale obbiettivo.