IL SANTO DELLA DOMENICA - Programmare per ricostruire dopo i tanti errori. Attenzione a dare lezioni di onestà e moralità..

07.05.2023 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Programmare per ricostruire dopo i tanti errori. Attenzione a dare lezioni di onestà e moralità..
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Programmare seriamente per ripartire. Comunque andrà a finire questa tormentata stagione, dal 5 giugno la società dovrà fare quello che negli ultimi 3 anni non è stato fatto. Basta con l’improvvisazione, basta con i ritorni, basta con il guardare ad un passato recente glorioso ma che non si ripeterà. Il lavoro da fare sarà tanto, sostanzialmente andranno ricostruite le basi. Il nuovo direttore sportivo, chiunque sarà anche se oggi molti indizi portano al nome di Cristiano Giuntoli, dovrà avere mani libere nelle scelte, a partire da quella dell’allenatore. Da li si dovrà partire per mettere in piedi un progetto vero, che possa far tornare la Juventus a primeggiare.

Non dobbiamo prendere esempio da nessuno, ma semplicemente riannodare un filo che dalla cacciata di Marotta si è pian piano perso. Senza che nessuno si senta toccato, basta anche con le promozioni interne. Esiste un mondo fuori da “casa Juventus” al quale poter guardare per portare idee nuove e perché no una ventata di freschezza che davvero oggi serve come il pane. Questo indipendentemente da quello che sarà il destino della prossima stagione. In Europa? In Champions? Fuori dalle competizioni? Il futuro purtoppo è ancora tutto da scrivere e come sappiamo non dipenderà solo dai risultati che verranno ottenuti in questi ultimi 30 giorni di calcio giocato. La ricostruzione deve però essere programmata, certamente con maggiori risorse e maggiori ambizioni in caso di “ normalità” , con più prudenza e sogni minori in caso di “ accanimento” da parte delle varie Istituzioni, in particolar modo da parte dell’ Ingiustizia Sportiva.

Quella stessa Ingiustizia sportiva e quelle stesse istituzioni che permettono ad un presidente in pieno delirio di onnipotenza di accusare tutto e tutti. In poche parole se la sua squadra vince, come accaduto in questa settimana dopo 33 lunghissimi anni, allora è tutto regolare, ma quando perde, è colpa solo ed esclusivamente di un sistema calcio, secondo lo stesso presidente, corrotto e in malafede. Parole gravissime, cosi come gravissimo è stato il silenzio di Federazione e Lega di fronte a tali deliri.

Ma è stata anche la settimana della giusta protesta da parte dei tifosi della Sampdoria sotto la sede della Lega Calcio. Chi ha vigilato sull’acquisto della società ligure da parte del presidente Ferrero? Chi ha passato al vaglio la situazione prima di dare il via libera? Non si era detto che dopo il caso Parma-Manenti i controlli sarebbero stati più rigidi? Oppure l’unica cosa che conta è mettere i bastoni tra le ruote alla Juventus, società che negli ultimi anni ha immesso qualcosa come 700 milioni di euro nelle proprie casse? Attenzione a parlare di onestà e a dare lezioni di moralità perché il terreno rischia di essere molto scivoloso anche per chi oggi pontifica da un pulpito improvvisato.