IL SANTO DELLA DOMENICA - Poche certezze e tante incognite. Bonucci, scelta comprensibile ma meritava più rispetto

Le vie del Signore sono infinite, esattamente come quelle del calciomercato. Ma mentre le prime hanno una spiegazione, le seconde spesso no. Diventa difficile capire ad esempio l’idea Lukaku, esplosa nelle ultime ore, e qui bisogna fare i complimenti a chi porta avanti questa pista da diversi giorni, quando in casa hai un signor attaccante che risponde al nome di Dusan Vlahovic. Certo, il bilancio, certo la necessità di rientrare, certo la necessità di fare cassa, ma perché proprio Lukaku? E qui la domanda andrebbe girata a Cristiano Giuntoli, direttore nel quale tutti i tifosi della Juve ripongono un’enorme fiducia. Mossa difficile da inquadrare, conoscendo anche i metodi di lavoro del direttore.
La speranza è che tutto si possa risolvere in una bolla di sapone con la permanenza di Vlahovic e il belga destinato altrove, il timore invece è che questo scenario possa concretizzarsi. Perché Dusan prima o poi riceverà l’offerta “ indecente” e a quel punto la Juventus dovrà muoversi per sostituire il serbo. Lo dico nel momento in cui Dusan veste ancora la nostra maglia e ha iniziato a preparare la stagione con grande serietà e concentrazione: dovesse andare via, resterebbe il più grande rimpianto degli ultimi anni. Parliamo di un attaccante forte, giovane, determinato e voglioso. Certo, deve migliorare in diversi aspetti, tecnici e caratteriali, ma il futuro è dalla sua, cosi come la certezza che ad oggi i tifosi della Juve hanno visto poco più del 50% dell’ex giocatore della Fiorentina.
Ma il mondo bianconero, in questa settimana ha affrontato anche il caso Bonucci. Il capitano, anzi l’ex capitano è stato di fatto messo alla porta, con una comunicazione arrivata direttamente da Giuntoli e Manna. La parabola di Leo, da almeno un paio di anni è entrata in una fase discendente, ma nessuno può e deve dimenticare quanto Bonucci ha dato alla Juventus. Si, il passaggio al Milan, d’accordo certe dichiarazioni sbagliate, ma il difensore per la maglia ha dato sempre tutto. Abbiamo parlato poco da del sig Lukaku, pronto a giurare fedeltà alla causa, ma pronto anche a flirtare con altre squadre. Ecco, in un mondo del calcio rappresentato dai Lukaku e dal panorama arabo, personaggi alla Bonucci portano sempre positività, almeno per noi vecchi romantici.
Se dal punto di vista tecnico la scelta della società e dell’allenatore non fa una piega, si può invece discutere delle modalità, fredde e ciniche.
Di certo il segnale è chiaro: la Juventus ha deciso di tagliare ogni cordone con il passato, vedi anche l’uscita dalla Superlega. Un ciclo è finito e ne sta cominciando un altro, tra mille difficoltà e incognite. Sarebbe bello poter avere delle certezze, e tra queste la conferma di Vlahovic sarebbe tra le più gradite