IL SANTO DELLA DOMENICA - JUVE BRUTTA E SENZA IDEE.NON PREOCCUPA SOLO LA SQUADRA, MA ANCHE UNO STADIO ORMAI SEMPRE PIU' TEATRO

17.04.2022 00:03 di Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA - JUVE BRUTTA E SENZA IDEE.NON PREOCCUPA SOLO LA SQUADRA, MA ANCHE UNO STADIO ORMAI SEMPRE PIU' TEATRO
TuttoJuve.com

La battuta sarebbe facile, una Juve brutta come la sua maglia. Ma di voglia di scherzare davvero non ne abbiamo, dopo i due punti gettati al vento nella sfida con il Bologna. Due, come i passi indietro rispetto alle ultime prestazioni, due come i legni colpiti, due come gli espulsi del Bologna in un finale assurdo, dove l’arbitro davvero ci ha capito poco, e il var ancora una volta se ne è guardato bene da assegnare un rigore alla Juve. Ma non ci sono alibi, non ci sono assenze che tengano, contro il Bologna si doveva vincere. E invece abbiamo visto forse il peggior primo tempo della stagione, con zero tiri nello specchio della porta, e una ripresa appena migliore se non altro per qualche occasione creata. Ma cosi, con questa poca voglia, con questa scarsa grinta, con questo ritmo compassato, torna in bilico anche il quarto posto.

Male l’approccio alla partita, male le scelta dalla panchina, e quelle fatte in campo. Tanti errori tecnici, frenesia di liberarsi del pallone, ma pochissimo movimento senza palla. Tanto che la ragnatela ben organizzata del Bologna non ha fatto fatica a contenere la Juventus. Mancava un intero reparto, il centrocampo, vero, ma ad esempio ci si attendeva qualcosa di più in fase di costruzione da Dybala, completamente assente dalla gara. Danilo ha fatto ciò che poteva in un ruolo non suo, Rabiot senza spalle adeguate accanto, fa fatica.

Siamo preoccupati? Si, se questa è la Juve che si presenterà mercoledi prossimo, il rischio di mancare anche la finale di Coppa Italia è altissimo. E siamo preoccupati anche per il campionato. Nove punti da fare per blindare il quarto posto, in queste condizioni appaiono complicati. Vero che ogni partita fa storia a se, soprattutto nel finale di stagione, ma la passività che ha accompagnato la Juventus per larghissimi tratti contro il Bologna non lascia sereni. Bisognerà serrare i ranghi da qui a maggio, poi ci saranno da tracciare bilanci e linee definitive senza fare sconti a nessuno.

Preoccupa e tanto anche il continuo silenzio assordante dello stadio. Bonucci a fine gara ha parto un file, ha parlato dell’appoggio del pubblico, che purtoppo continua a non esserci e se non si troverà un compromesso non ci sarà per lungo tempo. Lo stadio trasformato in teatro fa male, tanto quanto vedere certe prestazioni della squadra.