IL SANTO DELLA DOMENICA - DA DUSAN A TUTTI I COSTI A DUSAN OUT. EPPURE...

Quanto sembrano lontani i tempi in cui “ noi Lukaku non lo vogliamo” e tutta la tifoseria era schierata dalla parte di Dusan Vlahovic. Pare un secolo fa e invece parliamo di due stagioni orsono. Di acqua sotto i ponti ne è passata e oggi la situazione si è capovolta. Nessuno vuole Lukaku sia chiaro, resti serenamente a celebrare la luna di miele con il suo allenatore, ma tutti, o quasi, non vogliono più Vlahovic. Certo, Dusan non ha fatto granchè negli ultimi mesi per attirare le simpatie dei tifosi, ha pagato forse più degli altri la scellerata gestione dello scorso anno oltre ad un carattere molto particolare ed un contratto onerosissimo che non aiuta neppure a gestire la pressione. Ma adesso siamo arrivati ad una sorta di ultimatum con il giocatore in scadenza di contratto. Il rischio? Quello di restare ostaggi di una situazione difficile da risolvere. Non stiamo parlando di un giocatore scarso. Può e deve migliorare tanto, sia a livello tecnico che caratteriale, ma parliamo sempre di un attaccante che nella sua peggior stagione in maglia bianconera è andato abbondantemente in doppia cifra con le sue 15 reti complessive. Cosi come stiamo parlando di un numero nove da 56 gol in 143 gare con la Juve e di un centravanti sempre in doppia cifra nelle sue annate torinesi nonostante i vari infortuni.
Attenzione, parliamo però anche di un giocatore che ad oggi non può valere i 12 milioni di ingaggio, frutto di un contratto a salire siglato dall’allora amministratore delegato Arrivabene, pagato una cifra enorme e che non ha reso per le aspettative. Ha lavorato, è migliorato, ma dimostra ancora lacune importanti per meritare uno stipendio di un milione al mese. E allora? In altri tempi, in tempi che ormai non torneranno più, si sarebbe dimostrato l’affetto per una squadra spalmando l’ingaggio, restando a lottare per i colori, oggi contano i soldi e l’ambizione. Dunque è giusto che Dusan voglia seguire i suoi interessi, ma sia chiaro la Juve non lo può e non lo deve regalare a nessuno. Vuole andare? Porti squadra e offerta e nessuno lo tratterrà controvoglia. A patto però che si faccia un passo anche verso la società che gli ha dato tanto. Nessuna impuntatura, ci auguriamo, nessun muso lungo perché fra le varie opzioni da mettere in conto esiste anche quella di andare in scadenza. Situazione che soprattutto la Juve vuole scongiurare, ma al momento non esistono vere e proprie offerte arrivata in casa bianconera. Ho sempre messo in evidenza dai microfoni di Radio Bianconera la stima per Dusan, ma altresi’ devo sottolineare la brutta ultima parte di stagione anche nelle partite importanti e decisive. Atteggiamento che non è piaciuto a nessuno.
Comolli dunque ha una “ patata bollente” da gestire e lo dovrà fare nel più breve tempo possibile perché la questione attaccante è la più importante da sciogliere, visto che si parla di un reparto che può fare la differenza nel corso della stagione. E guai a restare fermi in attesa di…
Nel frattempo oggi la Juve torna in campo nella fornace di Philadelfia. Una vittoria vorrebbe dire mettere il sigillo sul passaggio del turno, obbiettivo minimo del Mondiale per Club. Il debutto, seppur contro una squadra di bassissimo livello, ha dato segnali importanti. Una squadra più leggera di testa, più sicura dei propri mezzi e libera dall’incastro Motta. Non è una caso che tutte le dichiarazioni dei giocatori vadano sempre sullo stesso concetto. Tudor ha l’occasione della vita, la Juve la possibilità di crescere e diventare una vera propria mina vagante. Ma per farlo servirà un mercato oculato. Caro Dusan si torna ancora una volta da te….