Juventus-Torino 4-2: Chiesa e Pogba spaccano la partita, Bremer e Rabiot decidono il Derby. Danilo sempre più leader. Fagioli e Barrenechea, Next Gen alla riscossa

28.02.2023 23:00 di  Martino Cozzi   vedi letture
Juventus-Torino 4-2: Chiesa e Pogba spaccano la partita, Bremer e Rabiot decidono il Derby. Danilo sempre più leader. Fagioli e Barrenechea, Next Gen alla riscossa
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Szczesny 6: non può nulla sui due gol del Torino, viene graziato dalla traversa di Linetty. Sicuro e preciso nelle uscite, si conferma ancora leader della difesa bianconera. 

Danilo 7: sempre lui, ancora lui. Nel momento di difficoltà arriva il suo colpo di testa che pareggia i conti prima della fine dell'intervallo. Come i suoi compagni, non approccia benissimo la gara ma con il passare dei minuti riprende le fila del discorso e porta a casa un'altra grande prestazione. Cede la fascia di capitano a Bonucci quando entra in campo, gesto da leader. 

Bremer 6,5: croce e delizia. Si fa sorprendere da Sanabria sul gol del secondo vantaggio granata, ma mette in porta un favoloso cross di Chiesa che spiana la strada alla Juventus. Solido negli anticipi, si è letteralmente preso le chiavi della difesa. E ora per Bonucci si fa dura (dal 90' Bonucci sv).

Alex Sandro 6: festeggiare la 300^ presenza con la maglia della Juventus non è cosa da tutti. Da quando gioca come terzo di difesa è rinato mandando un segnale forte e chiaro ai propri detrattori. E' in aria di rinnovo, totalmente meritato viste le ultime prestazioni. 

Cuadrado 6,5: c'è poco da fare, quando sente il sangue del Torino diventa famelico. Il suo gol pareggia i conti facendo definitivamente entrare in gara la Juventus. Forse questo è il suo ultimo Derby, le sue gesta rimarranno per sempre nei cuori bianconeri (dal 69' De Sciglio 6: bravo, Mattia! Entra e fa il suo senza scomporsi più di tanto. Cambio d'oro per Allegri).

Fagioli 6,5: domina la scena del Derby con giocate di classe. La crescita avuta in questo periodo è veramente incredibile, sta diventando un punto fermo della squadra allenata da Allegri. Il tocco che smarca Vlahovic è una chicca. E adesso chi lo toglie più da lì?

Barrenechea 6: fare il proprio esordio in Serie A nel Derby della Mole non è cosa da poco, ma lui lo fa molto bene. Non eccelle per le giocate con la palla, ma nella lotta lui è sempre presente. Un altro talento della Next Gen spicca il volo (dal 69' Pogba 6+: è tornato! Il suo ingresso in campo, accolto con un boato, ha per certi versi cambiato la gara. Corsa, fisico e personalità. Bentornato, Paul!).

Rabiot 6,5: altra partita di grande intensità per il centrocampista francese. La gara non gli permette di stappare come al solito, ma quando c'è da imporsi a centrocampo non perde un contrasto. Il gol, che chiude il Derby, è la giusta ricompensa dopo una gara di grande qualità.  

Kostic 7: semplicemente ingiocabile. Quando il pallone passa dal suo mancino puoi stare sicuro che qualcosa accade. Il gol di Cuadrado e quello di Rabiot nascono da un suo cross. Starvince il duello con Singo e conferma, ancora una volta, tutte le sue qualità.    

Di Maria 6,5: abbiamo ancora la sua tripletta con il Nantes negli occhi, ma anche oggi dimostra di essere un giocatore di un livello superiore. Da un suo calcio d'angolo nasce il gol del pareggio di Danilo. Tanti sprazzi di qualità, un po' meno preciso (dal 69 Chiesa 6,5: entra e, come Pogba, spacca la partita. Da un suo cross nasce il gol del sorpasso bianconero. Quando strappa è sempre un pericolo pubblico per le difesa avversarie).

Vlahovic 6: gara di lotta per il centravanti serbo, che però si comporta molto bene. Bravo nel duello con Schuurs, bene anche nella fase d'impostazione. Peccato per la traversa colpita, deve migliorare sotto l'aspetto della concretezza. Ma questo non oscura la sua prestazione (dall'86 Kean sv).

Allegri 7: quando può far girare la rosa, Max è sempre micidiale. I cambi di Chiesa e Pogba sorprendo il Torino e spaccano la partita. Quando la nave era dentro la bufera, lui ha vestito i panni del capitano e passo dopo passo l'ha tirata fuori dalle asperità. Ora il quarto posto dista soli dieci punti.