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Bottone e la sua scalata della Juventus, dal Settore Giovanile alla prima squadra. "Quanti consigli da Del Piero e Chiellini! Su Buffon, Nedved e Pinsoglio..."

25.08.2020 18:34 di  Luca Cavallero   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Bottone e la sua scalata della Juventus, dal Settore Giovanile alla prima squadra. "Quanti consigli da Del Piero e Chiellini! Su Buffon, Nedved e Pinsoglio..."

Si suol dire che umiltà e impegno valgono cento volte più del talento.

Tuttavia, in taluni casi, le tre componenti si assemblano, creando un trinomio vincente e inscindibile calcisticamente.

Ne costituisce un'evidente riprova la parabola ascendente di Donato Bottone, ex astro nascente classe 1988 del Settore Giovanile della Juventus, tra le fila della quale ha trascorso ben otto stagioni a livello di Under (2002-2010).

Anno dopo anno a riguadagnarsi la riconferma, sino alla Primavera e a convocazioni frequenti con la prima squadra per allenamenti e partite.

Il tutto al fianco di campionissimi della storia bianconera (quali Alessandro Del Piero, David Trezeguet e Mauro German Camoranesi), molti dei quali facenti parte ancora della rosa (o del management) attuale: Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini e Pavel Nedved.

"Qualche rimpianto ce l'ho: forse avrei potuto fare qualcosa di più: spero di rifarmi, chissà, in futuro nella mia nuova carriera da allenatore"; l'esordio, in esclusiva a TuttoJuve.com, di Bottone.

Conosci alla perfezione il Dna Juventus: come giudichi la scelta di affidare la panchina della prima squadra a Pirlo?

"Secondo me scelta giusta: Pirlo ha studiato da allenatore e in più l'ambiente Juve lo ha vissuto in prima persona. Stiamo parlando di uno che ha vinto praticamente tutto nella sua carriera da calciatore: sa benissimo come si fa e a che cosa andrà incontro. Della rosa attuale della Juve ha giocato con Buffon, Chiellini e Bonucci, con cui ha condiviso lo spogliatoio. Il rispetto dello spogliatoio è sicuramente un'arma vincente in più".

Della rosa attuale fa anche parte Pinsoglio, tuo ex compagno in Primavera alla Juventus: siete ancora in contatto?

"(Ride ndr) E quanti gol che gli facevo in allenamento! Con Carlo non ci sentiamo da un po': lo ricordo come una persona straordinaria. Ha fatto la scelta di rimanere alla Juventus a fare il terzo portiere e, dal mio punto di vista, non ha per nulla sbagliato: migliori molto di più lì ad allenarti al fianco di campioni assoluti come Cristiano Ronaldo rispetto che giocare, per esempio, quaranta partite in Serie B".

A proposito di CR7: ti sorprende il loro grande rapporto di amicizia?

"Sarei molto curioso di chiedere a Carlo che tipo di personalità è CR7. Io ho giocato insieme a Pinsoglio e in spogliatoio è sempre stato fondamentale: uno in grado di far gruppo e legare con chiunque. E' una caratteristica che ha sempre avuto. Per cui no: non mi sorprende".

Quali sono i tuoi ricordi con la Juventus che ti porterai dentro in eterno?

"Ho vissuto praticamente tutte quante le gestioni del Settore Giovanile, fino alla Primavera nell'era Moggi e, in parte, in quella post. Potrei dirti la scalata in uno dei Tornei di Viareggio, la tripletta a Buffon in partitella in allenamento, ma forse la soddisfazione più grande è stata una".

Quale?

"Essermi conquistato il posto con mister Chiarenza, passo dopo passo. Ero partito dietro nelle gerarchie, poi - piano, piano - sono diventato titolare inamovibile. Sarò sempre grato a lui e a mister Maggiora per aver creduto in me".

Ci hai condiviso allenamenti e ritiri pre-partita, per cui la domanda è spontanea: ti aspettavi che - ad ormai dodici anni di distanza - Buffon sarebbe stato ancora calciatore, Chiellini sarebbe diventato capitano e Nedved vice-presidente della Juventus?

"Ero sicuro al 100% che avrebbero terminato la carriera alla Juventus: erano già leader assoluti dodici anni fa. Ho un ricordo molto positivo di Chiellini: con noi giovani che salivamo era sempre molto disponibile".

Giocatori che ti presero di più nelle loro grazie? Affacciarsi in uno spogliatoio con fior fior di campioni non deve essere di certo semplice!

"Alcuni stavano un po' più sulle loro; altri ti venivano più incontro. Sotto questo aspetto ho ricordi molto positivi di Blasi e Palladino. Del Piero? Campionissimo assoluto! Reputo davvero strano che non sia tornato alla Juventus in ranghi dirigenziali! Con noi giovani era molto disponibile: ci dava molti consigli".

Ti sei anche incrociato con Immobile, attuale vincitore della Scarpa d'Oro.

"Eccome! Io ero attaccante della Primavera, lui della Berretti. Qualche partita insieme l'abbiamo fatta: avevamo un rapporto molto scherzoso. Ora è esploso e sta facendo cose straordinarie".

Ti senti ancora con qualche ex compagno?

"Con qualcuno sì: ho mantenuto i contatti con Lillo (Ariaudo ndr) e D'Elia: loro adesso giocano al Frosinone e hanno sfiorato la Serie A quest'anno: sono stati sfortunati. Poi anche con Cosentini e Bassoule".