Palermo, quest'anno non sarà la stessa cosa

Dopo tre batoste consecutive, allo Juventus Stadium si deve interrompere la maledizione delle vittorie rosanero
12.11.2011 20:30 di  Francesco Carini   vedi letture
Palermo, quest'anno non sarà la stessa cosa
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© foto di Federico Gaetano


A parte l’incomprensibile gesto di non far giocare la partita di domenica al San Paolo, degno di una scena de L’Oro di Napoli di Vittorio de Sica (ponendo  comunque molta attenzione a scegliere la parte che fu di Peppino de Filippo...), la prossima settimana a Torino si assisterà a un grande match. Nell’inviolato Juventus Stadium, il Palermo andrà alla ricerca dei primi tre punti esterni della stagione. Gli uomini di Devis Mangia in casa hanno un andamento sorprendente: 5 vittorie su 5 match disputati; mentre in trasferta, in altrettante partite hanno racimolato la miseria di un solo punto. In 23 trasferte in Piemonte, i rosanero hanno inanellato uno score di: 16 sconfitte, 3 pareggi e 4 vittorie.  Per i siciliani i dati non sembrano entusiasmanti, se non si considerano i loro ultimi risultati a Torino.
Dal 2004 a questa parte, cioè dalla sua risalita in Serie A, il Palermo ha ottenuto un pareggio, tre sconfitte e tre vittorie, ma la cosa ancora più sorprendente è che quest’ultimo tris è avvenuto nelle ultime tre partite.
Dopo il pareggio per 1 a 1 nel 2004 con le reti di Zaccardo e Ibrahimovic, la Juventus aveva vinto nei successivi incontri due volte per 2 a 1 e nel 2007 per 5 a 0.

Ma dall’anno seguente non fu più la stessa cosa, perché i ragazzi di Zamparini hanno iniziato l’inatteso filotto. Nel 2008 i giustizieri furono Miccoli e Michelidze, per il 2 a 1 finale che rese vano il gol del provvisorio pareggio di capitan Del Piero. Nella stagione 2009-2010, ancora il Romario del Salento punì la sua ex squadra con uno splendido tiro “alla Del Piero”, mentre poi Budan completò l’opera sfruttando un tremendo pasticcio di Grygera. Passa qualche mese e i ragazzi allora allenati da Delio Rossi vennero nuovamente a fare bottino pieno, con un secco 3 a 1 firmato da: Pastore, Ilicic e Bovo, mentre la sola magra consolazione per Del Neri fu il gol della bandiera siglato da Iaquinta negli ultimi minuti di gioco.
Questi ricordi sono pugni nello stomaco per la compagine di Conte, che deve trovare la rabbia e l’orgoglio smarrito nelle scorse stagioni e necessario a ribaltare numeri e statistiche. Lo Juventus Stadium non è il “Renzo Barbera”, la casa della Juve deve tornare ad essere un fortino inespugnabile.